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66 docenti del Liceo Formiggini di Sassuolo sottoscrivono un documento in merito all’ipotesi di estensione a 24 ore dell’insegnamento

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I Docenti dell’Istituto di istruzione superiore A.F. Formiggini di Sassuolo sottoscrivono la mozione approvata all’unanimità da 300 insegnanti riuniti nell’assemblea indetta dall’associazione Politeia e dalla Flc Cgil di Modena il 31 ottobre 2012.I docenti dell’associazione Politeia denunciano la grave situazione che si verrà a creare nella scuola italiana qualora venisse approvato l’articolo 3 (aumenta di un terzo l’orario di lavoro dei docenti a parità di salario portandolo a 24 ore settimanali) della legge di stabilità 2013, attualmente in discussione nelle Commissioni di Camera e Senato. Si tratta nel metodo e nel merito di un provvedimento sbagliato e iniquo.

Nel metodo perché, in assoluto spregio al diritto e alla Costituzione della Repubblica, si interviene su una materia che è regolata da contratti liberamente sottoscritti fra le parti e si impongono dall’alto prestazioni di lavoro che non sono previste nel CCNL attualmente in vigore.

Nel merito perchè chiunque operi nella scuola, sa bene che le ore di lezione frontali sono soltanto una parte dell’attività di un docente, che spende la propria professionalità anche nella preparazione delle medesime, nella predisposizione e nella correzione dei compiti in classe, nei ricevimenti delle famiglie, nella programmazione e nelle attività collegiali.

Occorre poi sottolineare con chiarezza che l’aumento dell’orario di lavoro non si tradurrà in un incremento delle ore di lezione impartite in una singola classe (che sono anzi state notevolmente diminuite dalla “riforma” Gelmini), ma in un numero maggiore di classi per singolo docente, il che tenderà a indebolire l’aspetto qualitativo e relazionale della didattica.

Occorre poi dire con chiarezza che i docenti italiani hanno un carico settimanale di ore di lezione in classe superiore alla media europea, sia nella scuola primaria (22+2 di programmazione contro 19,6) sia nella secondaria superiore (18 contro 16,3) e praticamente identico nella scuola media (18 contro 18,1). Cosi mentre un docente francese a inizio carriera, con 15 ore di lezione frontali a settimana percepisce 2500 euro di stipendio, il suo omologo italiano con 18 ore di lezione frontali percepisce 1300 euro.

L’effetto di questo provvedimento sarà devastante in termini sociali: una cattedra su quattro sarà assorbita da chi già lavora; secondo alcune stime si perderanno circa 30 mila posti di lavoro. Ancora una volta, dopo la soppressione di 87 mila cattedre per effetto della “riforma” Gelmini, dopo il blocco degli scatti di anzianità e la mancata firma dei contratti di lavoro, scaduti da anni, è la scuola a pagare la crisi. In Italia come in Europa i debiti sovrani vengono garantiti dal sacrificio dei lavoratori e dal taglio del welfare, mentre ingenti risorse vengono dirottate sulle banche e su quei soggetti che sono responsabili della crisi, con un tasso di iniquità sociale che non ha precedenti dalla fine della seconda guerra mondiale.

A perdere il lavoro saranno quei docenti, che lavorano da anni come supplenti reclutati dalle graduatorie ad esaurimento e di istituto e assicurano con i loro titoli di abilitazione, la loro professionalità e la loro competenza il regolare andamento dell’anno scolastico.

SOTTOSCRIVONO IL DOCUMENTO 66 DOCENTI

1. Lancellotti Armando – 2. Catellani Gianpaolo – 3. Bevini Gianpaolo – 4. Marazzi Carmen – 5. Tosi Francesco – 6. Marchesi Paolo – 7. Capacci Beatrice – 8. Nava Maria Giovanna – 9. Cavazzuti Silvia – 10. Fabbri Marisa – 11. Bertoni Maria Antonia – 12. Pecoraro Vincenzo – 13. Montanari Remo – 14. Herlea Oltea – 15. Nava Patrizia – 16. Bertani Sandra – 17. Beggi Daniela – 18. Montepoli Daniele – 19. Maffei Fabrizia – 20. Fiandri Marzia – 21. Zironi Margherita – 22. Cheldi Monica – 23. Verrone Rosalba – 24. Libbra Monica – 25. D’Abbrunzo Ferdinando – 26. Parisi Basilio – 27. Vandelli Cristina – 28. Ferrari Giuseppe – 29. Balugani Linda – 30. Savigni Maria – 31. Galli Lorena – 32. Lutti Rossella – 33. Bosi Marco – 34. Frattura Carmelo – 35. Roversi Andrea – 36. Galloni Lodovica – 37. Acerboni Simonetta – 38. Iotti Vincenzina – 39. Zanni Silvia – 40. Bertacchini Laura – 41. Poy Maria Antonietta – 42. Panini Silvia – 43. Gazzotti Maria Cristina – 44. Debbia Luara – 45. Macchia Mario – 46. Sirotti Francesca – 47. Lumetti Roberta – 48. Bevilacqua Ferdinando – 49. Rinaldi Nicoletta – 50. Nicolini Anna Maria – 51. Dullea Bridget Kathleen – 52. Calcagno Marina – 53. Lotti Beatrice – 54. Di Marco Stella – 55. Fioroni Federica – 56. Paltrinieri Diana – 57. Pelloni Paola – 58. Boni Simona – 59. Silingardi Chiara – 60. Benfatti Raffaella – 61. Gambino Annie – 62. Davoli Fanny – 63. Vandelli Giuliana – 64. Santi Barbara – 65. Mazzilli Elisabetta -66. Barbello Matteo