In giornata l’Aula è chiamata ad esprimere il voto sulla proposta di deliberazione della Giunta che prevede il riordino degli ambiti territoriali provinciali dell’Emilia-Romagna come disegnato nell’ipotesi deliberata dal Consiglio delle autonomie locali (Cal) che riduce da nove a quattro le Province, alle quale si aggiungerà la città metropolitana di Bologna.
Secondo la proposta, dall’accorpamento delle tre attuali province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini nascerà un’unica ‘Provincia di Romagna’; le province di Reggio Emilia e Modena verranno accorpate nella ‘Provincia di Reggio Emilia e Modena’, come pure le attuali province di Piacenza e Parma, che daranno vita a un nuovo e unico ente. Nessun cambiamento è invece previsto per la Provincia di Ferrara, dal momento che rientra nei parametri di popolazione e di territorio previsti dalle norme del Governo. Un percorso a parte è quello della Provincia di Bologna, che verrà abolita di fronte alla futura Bologna città metropolitana.
Al momento sono stati presentati 10 emendamenti: sei a firma Andrea Leoni e Luigi Giuseppe Villani del Pdl e Mauro Manfredini (Lega nord) per chiedere di invertire l’ordine dei nomi: Parma prima di Piacenza e Modena davanti a Reggio Emilia; uno di Andrea Pollastri (Pdl) che richiama la richiesta di un referendum presentata dal Consiglio provinciale di Piacenza per la separazione dall’Emilia-Romagna e un altro di Stefano Cavalli e Roberto Corradi (Lega nord) per istituire la denominazione di Piacenza Verdiana per il nuovo ente che comprenderà Parma e Piacenza. Altri due emendamenti presentati dalla vicepresidente della Giunta, Simonetta Saliera, integrano la proposta di deliberazione puntualizzando che “la denominazione definitiva dei nuovi enti sarà stabilita dai rispettivi statuti di autonomia, sulla base della legge statale istitutiva”.
Al provvedimento sono abbinate due risoluzioni proposte rispettivamente da Mauro Manfredini (Ln) e da Andrea Pollastri (Pdl), per impegnare la Giunta a presentare ricorso alla Corte Costituzionale contro il provvedimento governativo che prevede il riordino delle Province.