È cauto l’ottimismo sugli indirizzi del Psc relativo allo sviluppo commerciale ipotizzato. È positivo il congelamento di nuove grandi superfici alimentari e il recupero di contenitori in centro storico al fine di insediare funzioni commerciali innovative anche in chiave di promozione turistica. Per i possibili insediamenti commerciali nelle aree di nuova urbanizzazione essenziale mettere in condizione la rete commerciale esistente di riqualificarsi e riposizionarsi.
“In vista del confronto nel merito del documento preparatorio per l’elaborazione del nuovo Psc, esprimiamo un cauto ottimismo sugli indirizzi relativi a nuovi insediamenti commerciali, mentre non possiamo che dare un giudizio positivo sulla conferma del congelamento di nuove grandi strutture alimentari e sull’idea di accelerare nel recupero di contenitori in centro storico al fine di insediare funzioni commerciali innovative, anche in chiave di promozione turistica della città”.
È questo il primo commento di Alberto Crepaldi, segretario Confcommercio-Fam per la città di Modena a seguito della presentazione, in consiglio comunale, del documento di indirizzi sul Psc.
“Rispetto agli insediamenti commerciali – sottolinea Crepaldi – il documento ci pare coerente con gli indicatori, a medio termine, relativi alla ridotta capacità di acquisto delle famiglie, attuali e future, nonché al trend di consumi alimentari ed extralimentari, che continuerà a stagnare”.
“Anche per questi motivi la nostra Associazione – precisa Crepaldi – sostiene da tempo che vadano abbandonate definitivamente politiche di sviluppo di stampo quantistico, facendo invece prevalere, indirizzi tesi a favorire la riqualificazione e l’innovazione della rete commerciale esistente, nonché l’insediamento molto selettivo di nuovi contenitori in aree di nuova urbanizzazione”.
“Rispetto alla opportunità di sfruttare i grandi contenitori presenti in centro storico, già liberi o liberabili nei prossimi anni, per insediarvi attività commerciali non convenzionali e fortemente innovative e che possano fungere da polo di attrazione per la cittadinanza, ma anche per i visitatori e turisti della città, non possiamo che essere concordi”.
“Nel confronto con gli assessori – puntualizza Crepaldi – esprimeremo il convincimento che nello sviluppo commerciale della città, sarà necessario innanzitutto mettere in condizione la rete commerciale esistente di riposizionarsi e consolidarsi; in particolare nei quartieri della semi-periferia, dove in specie i centri commerciali di vicinato hanno particolarmente sofferto per le presenti difficoltà, sommatesi ad una storica carenza di identità ed al fatto di essere “schiacciati” fra le concorrenze del centro storico e dei grandi centri commerciali.
“Confermiamo infine il nostro giudizio negativo – conclude Crepaldi – sul possibile inserimento di una nuova grande superficie extra alimentare in zona Musicisti, perché potrebbe avere effetti devastanti sulla attuale rete di distribuzione, concentrata in apparenza nel cuore della città, ma distribuita con innumerevoli imprese in tutti i quartieri del comune urbano, a partire da uno dei pochi “polmoni commerciali” rimasti e appunto rappresentato dalla zona Musicisti”.