A partire da lunedì 1 ottobre presso il Comune di Vignola verrà riattivato il registro del testamento biologico.
Il registro, che offre ai cittadini la possibilità di esercitare il proprio diritto all’autodeterminazione sui trattamenti sanitari di fine vita nell’eventualità in cui ci si dovesse trovare nell’incapacità di esprimere il proprio consenso, era stato attivato nel 2010, ma dopo che la prefettura di Modena aveva inviato una circolare con la quale il Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero del Lavoro e con il Ministero della Salute per il tramite dell’Ufficio Territoriale del Governo, forniva chiarimenti in merito ai registri per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di trattamento si era prudentemente deciso per una sospensione temporanea del servizio.
Da una recente interpretazione, invece, pare si possa ritenere che la citata circolare intendesse illegittime solo le iniziative volte all’introduzione dei registri per le dichiarazioni anticipate di trattamento se inserite tra le attività di competenza legislativa esclusiva dello Stato, quali sono indubbiamente le materie di stato civile e di anagrafe. Si è pertanto ritenuto possibile riattivare da un punto di vista giuridico il “Registro delle dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari – Testamento biologico” come servizio reso dall’Amministrazione ai cittadini residenti nel proprio territorio e, nel contempo, ne sono stati modificati alcuni aspetti organizzativi.
Chi vorrà potrà recarsi personalmente, previo appuntamento anche telefonico, presso lo Sportello 1 del Comune di Vignola, a sottoscrivere un’attestazione dell’esistenza del proprio Testamento biologico.
“E’ fondamentale e irrinunciabile – dichiara l’assessore ai servizi demografici e cimiteriali Maria Francesca Basile – che sia riconosciuto all’individuo il pieno diritto alla libertà e all’autodeterminazione. Siamo convinti che ogni cittadino debba avere la possibilità di poter scegliere, di poter affermare la propria volontà, di disporre della capacità e del diritto di autodeterminarsi e di disporre della propria Vita e del proprio progetto di Vita, in ogni situazione”.