Una delle ragioni due per cui Federconsumatori di Modena aveva deciso di aderire al Codice Comportamentale del Comune di Modena sulle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali di vendita al dettaglio, fra la media e grande distribuzione, le Società di gestione dei centri commerciali, le Associazioni di categoria del commercio, i Sindacati dei lavoratori e le Associazioni dei consumatori, era senz’altro quella che questo atto potesse contribuire a ricomporre un clima di maggiore serenità nel tessuto sociale modenese.
Quanto leggiamo in questi giorni va decisamente direzione opposta.
E’ quindi per questa ragione che riteniamo opportuna la riapertura della discussione fra le diverse rappresentanze e il Comune di Modena, affinché si trovino le condizioni per tenere conto delle opinioni di tutte le associazioni, che hanno partecipato al dibattito e che costituiscono l’importante ossatura della rete commerciale.
La seconda ragione, nel merito dell’accordo, è che Federconsumatori di Modena è convinta che il Codice Comportamentale, possa rappresentare un primo utile impegno per porre maggiori vincoli alla sregolata liberalizzazione effettuata dal governo con la Legge 201/2011.
La nostra Associazione è infatti convinta di quanto sia utile ai cittadini consumatori trovare punti vendita aperti, con nastri orari ampi e flessibili che comprendano anche le domeniche ed i festivi, dando loro in questo modo la possibilità di fare la spesa anche in tali giornate, ma è altrettanto persuasa che per dare questo servizio ai cittadini, non è assolutamente necessario che tutta la rete distributiva sia aperta contemporaneamente, come ora prevedono le norme sulle liberalizzazioni degli orari.
E’ essenzialmente per questa ragione che abbiamo partecipato al percorso di discussione e alla definizione del Codice di comportamento, che seppur non risponda del tutto alle nostre aspettative (30 aperture medie per insegna, pur essendo tante, non danno garanzie di apertura di punti vendita decentrati, vicini ai soggetti più deboli), pone alcuni vincoli, utili ad evitare il maggiore radicamento di abitudini “consumistiche” contrarie alle logiche della consapevolezza e sostenibilità, fondamentali per la nostra Associazione, ed ancor di più fuori luogo in periodi di grave crisi economica come quella che il nostro Paese sta attraversando.
Crisi che sta cambiando e cambierà radicalmente e profondamente le condizioni, le possibilità e le abitudini delle persone e delle famiglie.
Allo scopo di monitorare i cambiamenti che la congiuntura sta provocando, potrebbe essere interessante costituire in ambito comunale a completamento del codice comportamentale, un osservatorio che verifichi il suo andamento e la sua attuazione, senza dimenticare il tema dei prezzi. Tema molto spinoso per le famiglie e caro alla nostra Associazione che si sta apprestando nelle prossime settimane, per il 18 anno, a svolgere la propria indagine prezzi nei supermercati, ipermercati ed hard-discount che potrà rappresentare un utile punto di riferimento.
Federconsumatori di Modena ritiene poi che questo percorso di ridefinizione di orari e modalità di apertura degli esercizi commerciali alla luce delle nuove normative e sempre nella logica di fornire maggiori servizi ai cittadini possa essere arricchito avviando un confronto con le associazioni di categoria, affinché anche gli esercizi del Centro Storico della città adottino una politica di ampliamento e di maggiore flessibilità del nastro orario settimanale di apertura.