Coop Estense promuove la vendita delle coltivazioni biologiche dei detenuti della Casa Circondariale Sant’Anna di Modena. Da alcuni anni, sotto la guida esperta di due agronomi, i detenuti coltivano all’interno della casa circondariale prodotti ortofrutticoli che hanno ottenuto la certificazione biologica da parte di Icea (Istituto per la certificazione etica e ambientale).
Nei tre ettari di terra, coltivati esclusivamente a mano, si producono more, cetrioli, cipollotti ma anche pomodori ciliegini, ravanelli, zucchine chiare e scure tutto rigorosamente in maniera biologica. I detenuti, adeguatamente formati, si occupano di tutte le fasi del processo produttivo, dalla semina alla raccolta.
I prodotti finora sono stati venduti nello spaccio interno del carcere ed occasionalmente durante fiere e mercatini ma oggi, grazie alla collaborazione con Coop Estense, i frutti della terra arrivano sui banchi di vendita della cooperativa, negli ipermercati Grandemilia e Portali di Modena.
Il progetto, dalla forte valenza educativa, ha l’obiettivo di favorire i processi di integrazione dei detenuti e di contrastare il pregiudizio che li circonda, spesso ostacolo nel momento del loro reinserimento nella società a fine pena.
Oggi nel carcere di Modena l’attività agricola è una delle principali iniziative proposte ai detenuti nell’ambito dei programmi di reinserimento sociali, non solo perché costituisce un’opportunità lavorativa utile per ricollocarsi nella società ma anche perché rappresenta uno strumento di crescita personale.