Bologna ha la sua MAN (Metropolitan Area Network), la prima rete in fibra
ottica a banda ultra larga diffusa in tutta la città. La MAN è il risultato
di un progetto che ha visto coinvolti tutti gli enti pubblici presenti sul
territorio e che è stata realizzata dall’Amministrazione Comunale e da
Lepida nell’ambito del progetto più ampio “Rete Privata della Pubblica
Amministrazione della Regione Emilia-Romagna”.
Il Comune di Bologna, che ha promosso il progetto e messo a disposizione
gratuitamente tutte le infrastrutture del sottosuolo di cui ha la
disponibilità (ad esempio i tubi della pubblica illuminazione ed altri
cavidotti). E’ stato così possibile realizzare il progetto a costi
contenuti perché i lavori di scavo sono stati ridotti al minimo, 4 milioni
di euro, di cui 1,98 milioni del Comune di Bologna.
“Bologna diventa una delle città più cablate in Italia – spiega l’Assessore
all’Agenda Digitale e Smart City Matteo Lepore – La MAN migliorerà la
connettività tra enti, la trasmissione di dati sarà più veloce, i
dipendenti lavoreranno meglio e più facilmente, e sarà per noi possibile
procedere sulla strada della dematerializzazione e della semplificazione
amministrativa. Si aprono nuove frontiere e nuovi mercati, da oggi i teatri
collegati alla rete potranno produrre contenuti digitali, potremo lavorare
sulla formazione a distanza, l’amministrazione potrà scegliere la strada
del cloud computing per la gestione dei propri dati e ampliare la rete wifi
civica”.
Fin da subito si può beneficiare dei vantaggi della nuova rete. Ad esempio,
l’installazione dei nuovi punti Wi-Fi in tutte le biblioteche in corso
proprio in queste settimane, viene realizzata utilizzando proprio le fibre
ottiche della MAN. Sempre sfruttando i nuovi collegamenti in fibra ottica
verranno anche realizzati ulteriori interventi di razionalizzazione della
telefonia comunale estendendo la tecnologia VoIP a tutte le sedi comunali.
Gli uffici sono collegati ad altissima velocità, dell’ordine di 1 Gigabit
al secondo. Sono 327 i punti di accesso, 260 i chilometri di lunghezza
totale e 2.016 i cavi di fibra ottica che sono stati posati per un totale
di 41 mila km di fibra. Le fibre realizzano delle sottoreti indipendenti,
una per ogni ente che ha partecipato al progetto. E’ proprio questo, oltre
quello tecnologico, l’aspetto significativo dell’operazione. Ogni soggetto
che ha partecipato alla convenzione ha pagato i costi di investimento
necessari per realizzare l’infrastruttura in proporzione alla porzione di
rete, autonoma, di cui ha bisogno ed è “proprietario” del numero di fibre
necessarie alle proprie esigenze.
Questa operazione consentirà al Comune di Bologna un risparmio di 600.000
euro l’anno alla voce Trasmissione Dati. Di questa tipologia di risparmio
hanno beneficiato tutti gli enti del territorio. Tutte le sedi della
Pubblica Amministrazione presenti a Bologna (Comune, Provincia e Regione),
dell’Università, della sanità (Azienda USL, Istituti Ortopedici Rizzoli,
Azienda Ospedaliera Sant’Orsola – Malpighi), degli enti di ricerca (Enea,
CNR) e degli uffici di rappresentanza dello Stato (Prefettura e Questura),
sono completamente interconnesse in sicurezza su una rete di proprietà,
indipendente dagli operatori di telecomunicazione esterni.