Un’ingegnosa strategia, con due lunghi stint percorsi con pneumatici Prime, prima di montare le gomme Option nelle battute finali di gara, ha quasi visto Fernando Alonso centrare il successo nel Gran Premio di Gran Bretagna. Ma alla fine il pilota spagnolo si è dovuto accontentare del secondo posto finale alle spalle della più veloce Red Bull di Mark Webber, che ha inseguito il ferrarista fino a sette giri dalla bandiera a scacchi. Felipe Massa, invece, con una strategia più convenzionale, con gomme Soft montate alla partenza e i successivi due stint con le Pirelli più dure, sembrava puntare al primo podio della stagione, sfumato nel valzer dei pit stop a vantaggio di Sebastian Vettel, al volante della seconda Red Bull, salito quindi sul gradino più basso del podio. Fernando Alonso comanda ancora la Classifica Piloti, anche se il vincitore di quest’oggi ha ridotto il vantaggio del pilota Ferrari a 13 punti. I due piloti che guidano la classifica sono gli unici ad aver vinto due Gran Premi in questa stagione. Felipe, invece, gradualmente sta risalendo la classifica ed è tredicesimo, mentre la Scuderia è balzata dal quarto al secondo posto nel Mondiale Costruttori.
L’imprevedibile tempo inglese accompagnava il via della gara con un cielo sereno, così come positive erano le prospettive della Scuderia Ferrari, dato che Fernando era autore di una partenza perfetta, con la leadership della corsa guadagnata dalla pole position. Insieme a Lewis Hamilton, il pilota spagnolo era l’unico dei piloti di testa a partire con gli pneumatici di mescola dura. Felipe passava subito Vettel per la quarta posizione, mentre Di Resta rientrava immediatamente ai box per una foratura e Petrov si ritirava. Al terzo giro, Felipe si avvicinava prepotentemente alla Mercedes di Schumacher, ma nel tentativo di superare il tedesco perdeva un po’ di terreno, permettendo così alla Red Bull di ridurre lo svantaggio nei suoi confronti. Alla quinta tornata la classifica vedeva Fernando in testa davanti a, Webber, Schumacher, Felipe, Vettel, Raikkonen, Maldonaldo, Hamilton, Perez e Senna a completare le prime dieci posizioni. Felipe, ormai attaccato al cambio di Schumacher, provava in tutti i modi il sorpasso sul pilota tedesco, con Vettel che seguiva a mezzo secondo. In testa, intanto, il vantaggio di Fernando su Webber era quasi di due secondi.
Al decimo giro, Vettel era il primo a fermarsi ai box per montare gomme nuove, passando a pneumatici Prime. All’undicesimo passaggio, Felipe aveva finalmente la meglio su Schumacher per il terzo posto, mentre Maldonando e Perez effettuavano entrambi il proprio cambio gomme. I due piloti sudamericani entravano però in contatto poche curve dopo aver lasciato la corsia box, e mentre la Williams riusciva a continuare, la Sauber era costretta al ritiro a bordo pista. Il giro 12 vedeva l’ingresso ai box di Schumacher, mentre Felipe e Raikkonen rientravano la tornata successiva. Dopo il pit stop, Felipe occupava la decima posizione, con Schumacher alle sue spalle e l’altra Mercedes di Rosberg davanti al ferrarista. Fernando effettuava la sua sosta alla 15esima tornata, così come Rosberg. Nel frattempo, Felipe aveva la meglio su Button per l’ottava posizione. Hamilton, non ancora rientrato ai box, era quindi in testa, con un vantaggio di 1,5 secondi sul pilota spagnolo. Intanto Kobayashi, Hulkenberg, Button e Ricciardo cambiavano i loro pneumatici. Al giro 19 Fernando era costretto agli “straordinari” per avere la meglio su Hamilton: nonostante l’inglese dovesse ancora fare la sua prima sosta, il pilota Ferrari aveva la necessità di sfruttare al meglio il set di gomme nuove appena montato, riuscendo ad avere la meglio sul rivale in un’entusiasmante battaglia ruota a ruota.
Felipe, intanto, era quarto, dopo aver perso la posizione su Vettel nel valzer dei pit stop, con le due Red Bull che in quel momento gli erano proprio davanti. Hamilton finalmente effettuava il suo pit al 21esimo passaggio, con Fernando, quindi, che aveva un vantaggio di 5 secondi su Webber, diventato secondo. La battaglia per il quinto posto si accendeva, e il 24esimo passaggio vedeva Raikkonen portare la sua Lotus davanti a Schumacher, mentre Hamilton, con pneumatici Option nuovi, si avvicinava alla Mercedes, superandola facilmente e installandosi in sesta posizione dietro a Raikkonen. Al giro 25 Fernando faceva registrare il momentaneo giro più veloce in gara, con il vantaggio su Webber che saliva a 5,4 secondi, con Vettel staccato di 3,4 secondi dal compagno di squadra, poi Felipe a 2,9 secondi dalla Red Bull del tedesco.
Il corto stint di Hamilton con gomme Soft terminava al giro 28 con il rientro ai box: il pilota inglese scivolerà quindi in dodicesima posizione, ma fino alla bandiera a scacchi non visiterà più la pit lane. Al 31esimo giro Felipe veniva provvisoriamente promosso in terza posizione grazie al secondo pit stop di Vettel, imitato nello stesso giro da Button. Dalla seconda posizione, Webber rientrava per il secondo pit al 33esimo passaggio: Felipe era quindi secondo, anche se il pilota brasiliano dovrà fermarsi per un altro cambio gomme. Raikkonen e Schumacher si fermavano ai box per la rispettiva seconda sosta al giro 34. Al passaggio successivo era la volta di Felipe effettuare il pit stop finale, con 18 tornate da completare fino alla bandiera a scacchi.
Il momento chiave della gara per la Scuderia Ferrari al 37esimo passaggio, con Fernando che rientrava in pit lane per la seconda sosta ai box, passando a pneumatici Option per il l’ultimo stint che l’avrebbe portato fino al 52esimo giro finale. Nello stesso momento si vivevamo attimi di paura nel box Sauber, con Kobayashi che colpiva alcuni degli uomini della sua squadra raggiungendo la piazzola per il cambio gomme. Fernando, intanto, aveva mantenuto la testa della corsa, con 3,9 secondi di vantaggio su Webber. Ma a questo punto la domanda era: quanto sarebbero durate le gomme più morbide del ferrarista, e sarebbe riuscito a tenere a bada l’australiano con pneumatici Prime più resistenti?
Dopo che il divario tra la Ferrari e la Red Bull era inizialmente aumentato a poco più di 4 secondi, lo stesso iniziava a ridursi nuovamente e alla fine accadeva l’inevitabile: dopo un vigoroso duello, Webber si portava in testa. Anche Vettel si avvicinava al pilota spagnolo, ma con pochi giri alla fine i primi tre finivano nello stesso ordine. Subito dietro Felipe, con un occhio negli specchietti su Raikkonen, sebbene il finlandese non potesse lanciargli una vera sfida. Sesto il compagno di squadra della Lotus Romain Grosjean, seguito dalla Mercedes di Michael Schumacher in settima posizione. Le rimanenti posizioni a punti andavano a Lewis Hamilton, Bruno Senna e Jenson Button. Un intenso mese di gare riprende tra due settimane a Hockenheim con il Gran Premio di Germania, con il successivo GP d’Ungheria che andrà in scena solo dopo sette giorni.