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Modena, Novi Park “costruito secondo le norme antisismiche”

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“La progettazione del parcheggio interrato nel parco Novi Sad è stata eseguita nel pieno rispetto delle normative in vigore al momento della redazione e dell’approvazione del progetto. Non è vero, quindi, che il Novi Park non sia stato costruito secondo norme antisismiche, al contrario è una delle strutture più sicure e lo dimostra anche il fatto che i terremoti che si sono verificati recentemente non hanno causato alcun danno né alla struttura né alle finiture”.

Lo ha detto l’assessore con delega al Piano sosta Daniele Sitta rispondendo nella seduta del Consiglio comunale di oggi, lunedì 2 luglio, alle interrogazioni dei consiglieri Sandro Bellei e Luigia Santoro del Pdl, sull’adeguatezza del parcheggio interrato a due piani Novi Park ai criteri antisismici.

In particolare, in seguito agli eventi sismici che dallo scorso 20 maggio hanno interessato anche la città di Modena, Bellei ha chiesto se è vero che il Novi Park “non sia stato costruito secondo norme sismiche e che ciò sia stato dichiarato dallo stesso presidente di Modena Parcheggi, Roberto Davoli, come un organo di stampa ha di recente pubblicato”. La consigliera Santoro ha chiesto, nel dettaglio, se il parcheggio sia stato realizzato adottando i criteri antisismici previsti dalla legge del 2001 e successivi adeguamenti precedenti alla costruzione, se in caso contrario non sia opportuno recedere dal contratto che vede Modena Parcheggi beneficiaria degli incassi dei parcometri della città, “con l’ampliamento della zona a pagamento, depauperando il Comune, per 40 anni, di introiti necessari per non chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini già vessati per la crisi economica”. Santoro ha chiesto inoltre se sono stati eseguiti controlli per verificare gli eventuali danni e la sicurezza della struttura e se non sia comunque il caso di valutare la possibilità di rimandare l’apertura del Novi Park fino al termine della fase di emergenza.

“Tutti gli edifici della città sono stati realizzati nel rispetto delle norme urbanistiche del tempo – ha spiegato Sitta – e le informazioni riportate da un organo di stampa sono forse frutto d’incomprensione di una dichiarazione del presidente Davoli, che ha spiegato come il parcheggio interrato non fosse stato costruito sulla base delle norme operative dal 2009”. L’assessore ha infatti spiegato che “il parcheggio è stato progettato in conformità alle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche del 1996, prevedendo la realizzazione di una struttura che, tramite la solidarizzazione di tutti i componenti, risponde alle sollecitazioni sismiche come un unico elemento, anche grazie al fatto che la fondazione della struttura è a platea continua di 25 mila metri quadrati, più efficace in caso di terremoto”. L’area del Novi Sad, sulla base della normativa del 1996, è classificata come zona sismica di terza categoria. “Nella costruzione dell’opera sono state fatte scelte costruttive migliorative rispetto a quanto previsto dalla normativa – ha proseguito Sitta – al fine di aumentare il grado di sicurezza della struttura. La solidarizzazione degli elementi è stata infatti effettuata senza limitarsi alla congiunzione di travi e pilastri e con le modalità comunemente in uso per le strutture prefabbricate, ma ha interessato anche gli elementi secondari ed è stata eseguita con modalità particolarmente accurate e ancoraggi studiati appositamente per il parcheggio”. L’assessore ha inoltre aggiunto che “i due corpi emergenti, poiché oggetto di una variante e progettati dopo l’entrata in vigore delle nuove norme tecniche per le costruzioni, rispondono anche alle norme tecniche per le costruzioni del 2008 e alle relative istruzioni del febbraio 2009”.

Nella replica, il consigliere Bellei si è detto “tranquillizzato” dalla risposta dell’assessore. “Quello che mi sorprende è che il presidente di Modena Parcheggi, se non sbaglio ingegnere, faccia confusione e rilasci dichiarazioni agli organi di stampa che creano allarme”.

La consigliera Santoro, al contrario, non si è detta tranquilla e ha definito “non giuste” le risposte dell’assessore, che ha fatto riferimento all’impossibilità di applicare le norme del 2009, successive alla progettazione del parcheggio, rimandando a quelle del 1996: “In mezzo ce ne sono state altre, ad esempio nel 2005, che al momento della progettazione erano già presenti nel 2008. Se non sono state tenute in considerazione non va bene”.

Il parcheggio interrato, realizzato da Modena Parcheggi spa sulla base di una convenzione con il Comune di Modena, aprirà il 21 luglio e metterà a disposizione dei cittadini circa 2000 parcheggi dedicati alla vendita, all’affitto e alla sosta a tariffa oraria, di cui 1700 in struttura e più di 300 in superficie, consentendo maggiori possibilità di trovare parcheggio e riducendo i giri a vuoto.