Nessuna proroga per il divieto di fumo che scatterà il 10 gennaio nei locali pubblici e privati. Chi si attendeva uno slittamento dalla riunione del Consiglio dei ministri è rimasto deluso. La legge antifumo non subirà proroghe. Così le polemiche si moltiplicano. Dopo i ristoratori è la volta dei gestori dei locali da ballo. E partono i primi ricorsi al Tar.
La Federazione dei pubblici esercizi ha infatti confermato che verrà presentato un ricorso al Tar con la richiesta di rinvio. In particolare i commercianti chiedono che venga modificato il passaggio che pretende che gli esercenti si trasformino in sceriffi per far rispettare la legge. Appena la legge verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale partiranno anche le iniziative di protesta.
Come si fa a controllare al buio?
“Tutto questo non ha senso. E’ una legge scritta da qualcuno che in discoteca non c’è mai stato. Se vedi qualcuno che fuma e chiami i vigili, quando arrivano quello ha già smesso di fumare” dice Antonio Flamini del Sindacato italiano locali da ballo sulle pagine del Corriere della Sera. In effetti, pensare che i gestori delle discoteche vestano i panni degli sceriffi tra la folla danzante è abbastanza assurdo. Si rischierebbe di creare inutili risse all’interno dei locali. Meglio fare delle aree ad hoc per i fumatori? Il Sindacato locali da ballo non ne vuole sapere: “Come si fa a dividere una discoteca? Il divertimento per i giovani è mescolarsi e stare insieme. Non lo puoi dividere in due”.