Non c’è nessuna discriminazione verso l’associazionismo modenese, ma solo la volontà di promuovere un maggiore coinvolgimento delle Comunità straniere alla vita della nostra società. Lo ha affermato l’assessore al Lavoro e all’immigrazione Fabrizio Righi rispondendo, nei giorni scorsi in Consiglio provinciale, a una interpellanza di Giorgio Barbieri, capogruppo della Lega Nord, nella quale si chiedeva se non esistesse un “razzismo verso le associazioni modenesi” dal momento che associazioni d’immigrati hanno ottenuto finanziamenti anche se non iscritte al Registro provinciale dell’Associazionismo.
Barbieri chiedeva inoltre di sapere se le associazioni straniere che hanno percepito contributi rispettano le pari opportunità tra i sessi (“cioè se le donne islamiche abbiano gli stessi diritti degli altri”) e se sono dotate di uno Statuto che assicuri una struttura democratica.
L’assessore Righi ha spiegato che il bando in questione non prevedeva l’iscrizione al Registro dell’associazionismo e, anzi, rappresentava proprio “un’occasione di avvicinamento ai percorsi di riconoscimento previsti dalla normativa nazionale e regionale”. Tra le iniziative finanziate attraverso il bando risultano: percorsi di alfabetizzazione alla lingua italiana; attività a favore di donne e bambini immigrati per facilitare processi di socializzazione; produzione e uso di mezzi di comunicazione per informare cittadini stranieri; valorizzazione e promozione delle culture e delle lingue d’origine.
L’assessore Righi ha anche spiegato che le associazioni beneficiarie dei contributi sono dotate di appositi Statuti che “sono stati considerati redatti in sintonia con i principi della democraticità e della elettività delle cariche”, mentre sia nelle attività finanziate sia negli Statuti “non sussiste nessun tipo di discriminazione di genere”.