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L’assessore Caldana su discarica e passaggio alta velocità

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“Prima di effettuare il trasferimento dell’area della discarica di via Caruso dal Comune alla Tav occorre definire un accordo tra le parti sugli indennizzi, come peraltro previsto dalla Conferenza dei servizi”. Lo ha affermato Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, rispondendo in Consiglio provinciale ad una interrogazione di Luca Caselli e Cesare Falzoni (An) che hanno chiesto “come mai la Provincia e il Comune di Modena non si sono attivati in tempo in vista della chiusura della discarica?”.


Caldana ha precisato che “gli accordi prevedono la consegna dell’area quando la Tav inizierà i lavori di realizzazione della nuova linea, quindi finora il Comune ha rispettato i patti”. Caldana ha anche ipotizzato le prospettive dello smaltimento dei rifiuti in provincia di Modena in caso di chiusura della discarica prima dell’apertura nel 2006 della discarica di Serravalle che sostituirà l’impianto di via Caruso.

La Provincia, infatti, sta esaminando le osservazioni di enti e associazioni al nuovo piano rifiuti che sarà approvato nelle prossime settimane. Tra le osservazioni c’è anche quella del Comune di Modena che chiede di tenere aperta una parte degli impianti in via Caruso fino all’apertura della discarica di Serravalle, “una osservazione – ha precisato Caldana – che risulta tecnicamente accettabile”.

Caldana, replicando alle accuse di ritardi nella programmazione, ha replicato ricordando che già nel vecchio piano rifiuti si prevedeva uno scenario compatibile con la chiusura di via Caruso, indicando nell’inceneritore di via Cavazza e le discariche della pianura (Carpi, Medolla e Mirandola), gli impianti dove smaltire i rifiuti.

Per quanto riguarda i lavori eseguiti in estate dal Comune di Modena, tra cui la rimozione e il ricollocamento di 190 mila metri cubi di rifiuti solidi urbani, Caldana ha sottolineato che questa operazione non ha comportato alcun tipo di disagio per i cittadini e neppure problemi per la tutela ambientale dell’area. Durante questi lavori gli otto impianti della piattaforma di via Caruso sono stati regolarmente utilizzati, tra cui la discarica per i rifiuti solidi urbani, quella per i rifiuti industriali inertizzati, quella per le scorie dell’inceneritore, l’impianto di inertizzazione Soliroc, due capannoni per il deposito preliminare di rifiuti e due impianti di depurazione a servizio dei percolati delle discariche e di reflui liquidi produttivi.