Dal busto con le stecche di balena e i mutandoni con ganci e bottoni di ieri, al tecno-intimo di oggi, passando per l’evoluzione di culottes, reggiseni, bustier, body e guepiere. Da oggi fino a domenica 20 novembre 7.8.Novecento propone la mostra “Pizzi, piume e crinoline. Le femmine sono tornate”, un modo originale per scoprire la storia dell’emancipazione femminile attraverso le trasformazioni della lingerie.
Il Novecento è stato un secolo rivoluzionario, di liberazione, che ha portato numerosi cambiamenti nel mondo dell’intimo femminile, dovuti anche all’industrializzazione e alla scoperta di nuovi materiali. La mostra – curata da Patrizia Fissore di Tara Vintage, boutique di Cuneo specializzata in abbigliamento e accessori Vintage – si snoda attraverso 40 pezzi: il percorso espositivo parte da lontano, presentando bustier e corsetti dell’800, e ricostruisce le tappe principali dei vari capi di biancheria intima. Si comincia con l’accessorio per eccellenza del mondo femminile: era il 1907 quando il primo reggiseno fece la sua comparsa sulla rivista “Vogue”, costituito da un tessuto rigido con cinghie di supporto e bande di stoffa. Solo negli anni Trenta arrivarono modelli dal design più sofisticato ed elegante, anche se sarà l’invenzione della Lycra nel 1959 ad assicurare comfort e vestibilità al “sostegno segreto”, e il magico Wonderbra, il reggiseno delle meraviglie, negli anni Novanta regalerà alle signore un décolleté sfrontato, anche in mancanza di curve abbondanti. Nel 1937, poi, viene depositato il brevetto del filo di nylon e negli anni Sessanta si apre un altro capitolo-novità della storia delle donne: la nascita e l’affermazione del collant, indispensabile per valorizzare le gambe sotto la neonata minigonna.
Queste sono solo alcune delle tappe di una storia tutta la femminile, che vengono raccontate dai pezzi esposti in mostra, tra cui corsetti e guepiere ottocenteschi, eleganti vesti da camera risalenti alla Belle Époque, una “camicetta da bagno” degli anni Venti. Non mancano incursioni nella storia di altri accessori come reggicalze, giarrettiere, autoreggenti, da quelle di ieri a quelle di oggi, per un viaggio curioso e sorprendente nella storia dell’intimo e… dell’emancipazione femminile.
Il programma collaterale della manifestazione è compleatato da quattro conversazioni sulla storia del costume, guidate da esperti: si comincia sabato 19 novembre alle 12.00 con una riflessione di Gianni Venturi (No logo, Parma) sul tema “Logo, il burka dell’Occidente”. Nel pomeriggio, alle 16.30, Patrizia Fissore (Tara Vintage, Bra, Cuneo) presenterà la sua esperienza nella conversazione “Collezionista di corsetteria…perchè?”. Gli incontri si chiudono domenica 20 novembre: alle 12 si parla di “La donna e i bijoux: narcisismo o seduzione?” a cura di Silvana Venturini (Genova), mentre alle 16.30 è la volta di Angelo Caroli (A.N.G.E.L.O., Lugo, Ravenna) con “Vendere il proprio guardaroba: semplici stracci o oro?”.
Tra gli stand fanno capolino anche oggetti curiosi del passato, come le scarpe per cavalli e le tazze per baffuti. Sono proposte di Alessandro Stefanini: le scarpe da cavallo sono vere e proprie scarpe di cuoio, di provenienza inglese e risalenti alla seconda metà dell’800, che venivano fatte indossare ai cavalli – per non lasciare impronte – che trainavano i rulli in pietra utilizzati per livellare campi da tennis, campi da golf o, più semplicemente, i giardini di qualche committente particolarmente esigente. Tra i pezzi esposti c’è anche una curiosa collezione di teiere vittoriane in ceramica smaltata con protezione all’interno…per non bagnarsi i baffi.
Una kermesse, tre anime: Gran Mercato dell’Antico, Vintage Circus e Mostra mercato della stampa e del libro antico
Cuore pulsante della manifestazione è il Gran Mercato dell’Antico di 7.8.Novecento, che da 20 edizioni richiama migliaia di curiosi e collezionisti a caccia di tesori d’altri tempi. Quest’anno, poi, 7.8.Novecento raddoppia la sua formula espositiva, proponendo due aree distinte ma complementari. Da una parte il padiglione A ospita un sistema di presentazione ed esposizione agile e snello, grazie alla nuova formula “senza stand” che consente una visione d’insieme degli oggetti proposti: un intero padiglione si trasforma in una straordinaria wunderkammer, dove si può scovare, comprare e scambiare l’introvabile altrove. Dall’altra, gli eleganti stand del padiglione B che da sempre caratterizzano la kermesse, propongono una rassegna esclusiva di dipinti, gioielli, tappeti e tessuti per immergersi in atmosfere d’altri tempi.
Grazie alla consueta giornata professionale (giovedì 17 novembre) dedicata allo scambio tra espositori e commercianti, la manifestazione è diventata un punto di riferimento non solo per neofiti, ma anche per gli operatori del settore.
Dopo il successo degli ultimi due anni ritorna “Vintage Circus”, in collaborazione con No logo: qui espositori da tutta Italia propongono abiti firmati, ma anche accessori e capi di abbigliamento sartoriali di pregio non griffati, tutti rigorosamente Vintage. Passeggiando fra gli stand si possono scoprire autentiche chicche del passato da accostare a vestiti e accessori all’ultima moda.
Un’altra riconferma, dopo il debutto nel corso dell’edizione 2010, è la Mostra mercato della stampa e del libro antico: operatori specializzati portano in fiera, in uno spazio appositamente riservato a loro, la migliore offerta nel campo del libro e della stampa antica: stampe classiche e d’autore, carte geografiche e vedutistiche, stampe decorative, libri classici, libri illustrati e libri del ‘900. Da Dürer a Rembrandt, da Bartolozzi a Fattori, da vedute classiche a cartine geografiche: un viaggio nella storia della stampa, dalle origini ai giorni nostri.
7.8.Novecento è aperta al pubblico al Quartiere Fieristico di Modena (Modena Esposizioni, viale Virgilio 70/90) da venerdì 18 a domenica 20 novembre con orario continuato dalle 10 alle 20 e il prezzo del biglietto intero è di 15 euro (sul sito www.7-8novecento.it è possibile scaricare il coupon per usufruire di uno sconto di 5 euro). La giornata professionale, riservata agli operatori, è giovedì 17 novembre dalle ore 8.00 alle ore 18.00.
Infoline: studio Lobo, tel. 0522/631042, info@studiolobo.it