L’edizione 2011 del festivalfilosofia dedicato alla natura si è caratterizzata per un marcato profilo internazionale. Il supporto del programma Cultura della Commissione Europea – conquistato a seguito di una selezione internazionale fra 675 progetti e unico italiano tra i 26 “vincitori”- ha decisamente orientato l’edizione verso il coinvolgimento di opere, filosofi, artisti provenienti dai diversi paesi dell’Unione. 16 i filosofi stranieri invitati, di cui 13 provenienti da 6 diversi paesi dell’Europa, 5 i gruppi musicali, e ben 33 le opere europee presenti nelle diverse sezioni del programma. Un impegno notevole, che ha proiettato l’edizione in una dimensione fortemente internazionale, rilanciando l’immagine di un territorio non ripiegato, attivo e attento sul piano globale.
Franco Tazzioli, presidente del consiglio direttivo del Consorzio per il festivalfilosofia, nell’esprimere “piena soddisfazione per il successo dell’edizione 2011” sottolinea “il carattere sempre più internazionale della manifestazione, sia nella parte filosofica che in quella artistica. La risposta del pubblico, ancora una volta numerosissimo, e del mondo dei mezzi di informazione conferma la forza di una formula che è in grado di coinvolgere l’intero territorio e attivare iniziative culturali coordinate. Al suo terzo anno di vita, il Consorzio conferma la propria capacità organizzativa, oltre che il livello qualitativo delle proposte. Il bilancio è del tutto positivo, non si avvertono segni di stanchezza e i risultati conseguiti parlano da soli”.
Anche secondo Giorgio Pighi, sindaco di Modena e presidente del Consorzio festivalfilosofia, “il festivalfilosofia 2011 ha rinnovato e ampliato lo straordinario successo di pubblico e di interesse che abbiamo visto crescere, anno dopo anno, nelle dieci precedenti edizioni. I tre giorni del Festival, infatti, hanno fatto segnare il “tutto esaurito” a Modena (non solo in città, ma anche a Carpi e Sassuolo, le altre tradizionali sedi della manifestazione), con decine di migliaia di persone di ogni età che hanno affollato le piazze e i luoghi in cui si sono svolte le tante iniziative in programma. La formula si rivela sempre più riuscita e rispondente a bisogni molteplici e differenziati, non solo offrendo occasioni di confronto teorico di livello internazionale, ma più complessivamente restituendo al pensiero filosofico un’adeguata presenza sulla scena pubblica, anche attraverso le manifestazioni collaterali (espositive, di spettacolo, di intrattenimento) dedicate ad un pubblico quanto mai eterogeneo e dislocate in diverse sedi del centro cittadino. Se il Festival propone momenti alti di riflessione su temi importanti – prosegue Giorgio Pighi – anche nella quotidianità delle persone (quest’anno il rapporto con la natura), la risposta di una partecipazione di massa alla condivisione di questi momenti è eloquente riguardo un bisogno reale, una necessità diffusa di ragionare ed essere sollecitati a trovare “chiavi di lettura” e di interpretazione della vita. Mi sembra dunque utile e necessario che questi momenti si moltiplichino, come avviene ormai da qualche anno con collaborazioni e forme di partenariato che il Consorzio per il Festivalfilosofia di Modena ha con altre realtà, dando vita a nuove esperienze di festival, simili nella formula e accomunati da analoga, straordinaria partecipazione”.
I dati di festivalfilosofia 2011
Ben oltre 176.000 le presenze complessive (176.604 per l’esattezza), che mostrano un festival ancora in espansione (+ 3,94%) anche dopo la straordinaria crescita del 2009 e del 2010. La proposta filosofica ha fatto perno sulle tradizionali lezioni magistrali, sulla sezione La lezione dei Classici e sui dibattiti a più voci, per un totale di 52 incontri che hanno sommato 74.582 presenze, con una media per lezione di 1.434 presenze, in linea con quella dell’edizione precedente.
I picchi di pubblico si sono registrati a Modena per Massimo Cacciari (5.200), a Sassuolo per Zygmunt Bauman (4.000) e a Carpi per la lezione di Umberto Galimberti che è stata seguita da 5.000 persone nonostante la pioggia, ma ottime sono state anche le affluenze per le 16 new entry dell’edizione. La crescita è stata rilevante soprattutto nella sede di Carpi che ha segnato un aumento del pubblico “filosofico” del 50,9%.
In netta crescita anche il programma creativo che ha rasentato le 102.000 presenze (+8,6%) per 163 appuntamenti (9 in più rispetto al 2010). Tutto esaurito per le iniziative del programma ragazzi che passano da 35 a 53, le 22 iniziative musicali (oltre 13.000 presenze), i 16 spettacoli dal vivo e l’offerta cinematografica (16 pellicole in totale). La parte del leone è stata giocata ancora una volta dalle iniziative espositive che hanno realizzato oltre la metà delle presenze (57.000, pari al 55,8%). Il picco più alto è stato registrato dalla mostra di Ansel Adams, curata dalla Fondazione Fotografia di FCRMO: 9.447 visitatori nei tre giorni. Se si aggiungono a questi dati le affluenze rilevate nella sezione “aperto per festival”, che salda al programma ufficiale le aperture straordinarie di alcuni siti di eccellenza culturale del territorio (tra cui Galleria Estense e Musei del Duomo a Modena, Museo del Deportato a Carpi, Palazzo Ducale a Sassuolo), le presenze complessive salgono a 182.893. I 19 siti coinvolti (erano 12 nel 2010) hanno infatti registrato 6.289 presenze (erano state 3.882 nel 2010) a riprova di una felice sinergia tra l’evento e le sedi culturali permanenti.
Sul piano qualitativo, il dato più significativo è la presenza del pubblico giovane e giovanissimo, pari a circa 1/3 del totale. Il dato assume rilevanza soprattutto alla luce di due condizioni inedite per il festival: l’apertura delle scuole della Regione Emilia Romagna solo il 19 settembre (cioè dopo l’evento), con l’impossibilità dunque di organizzare le visite di classe; il ritardo ministeriale nella firma del decreto che consente ai docenti delle scuole italiane di assentarsi dalle lezioni per partecipare al festival. Le due condizioni hanno sicuramente avuto effetti sulla flessione di presenze nella giornata di venerdì, ma non nelle giornate di sabato e domenica, quando l’alta percentuale di pubblico giovane segnala una motivazione autonoma rispetto al traino scolastico.
L’interesse per il contenuto culturale dell’edizione è confermato soprattutto dall’attenzione crescente e altissima dei media, nonostante il piano mezzi scontasse una riduzione del 15%. La stampa nazionale – che ha accreditato 169 testate, il 44% in più del 2010 – ha ospitato 26 anticipazioni delle lezioni magistrali (erano state 20 nel 2010) e 35 interviste ai protagonisti (33 nel 2010). I servizi nelle reti televisive nazionali e regionali sono passati da 12 a 13 con la presenza qualificante di TG1, TG2 Storie, TG3 e, per la prima volta, di TG2. 59 le interviste radiofoniche nazionali, ivi comprese le 38 interviste ai protagonisti realizzate durante i tre giorni di diretta di Rai Radio3 Fahrenheit (57 nel 2010).
La comunicazione attraverso il sito web è stata fortemente rinnovata e incentivata, grazie alla messa online dei video integrali di lezioni delle precedenti edizioni. Per l’edizione 2011 sono state complessivamente visualizzate 779.593 pagine (+18%), relative a 167.464 visite (+10%). Gli utenti individuali sono passati da 89.790 a 95.753 (+6,6%). La comunicazione online è stata inoltre intensificata affiancando al sito web una strategia social media articolata soprattutto sui canali Facebook e Twitter.
Molto significativi anche i dati relativi al coinvolgimento del territorio e alla promozione dei centri storici, che confermano il festivalfilosofia come una delle più importanti iniziative di marketing territoriale per le città interessate, con un impatto economico di rilievo.
L’ospitalità e i servizi alberghieri sono stati curati dal festival in modo capillare: in collaborazione con lo IAT e Modenatur sono stati modificati i pacchetti turistici per singoli e gruppi puntando a trattenere i turisti anche la domenica sera e applicando tariffe scontate per la terza e quarta notte di soggiorno. I dati confermano il successo della formula: 218 gli arrivi gestiti attraverso Modenatur, per un totale di 504 notti, con una media cioè di 2,31 notti a persona (erano 1,96 nel 2010). Molti alberghi si sono inoltre resi disponibili ad applicare tariffe speciali in occasione del festival: i dati confermano che nei centri storici la capacità di accoglienza degli hotel è stata esaurita. Ottime anche le performance per molti hotel fuori centro, completi gli ostelli e i bed & breakfast prossimi alle tre città.
“Il festivalfilosofia conferma di essere una delle manifestazioni con la più alta influenza sull’attività ricettiva degli alberghi modenesi” afferma il vice presidente della Provincia Mario Galli sottolineando che nel weekend della manifestazione le strutture di Modena, Carpi e Sassuolo hanno praticamente raddoppiato gli arrivi e soprattutto le presenze rispetto alla settimana precedente o a quella successiva. “Il monitoraggio effettuato dalla Provincia, con la collaborazione degli operatori del settore, infatti, ci porta a stimare – aggiunge Galli – in oltre duemila le presenze alberghiere nelle strutture modenesi riconducibili direttamente al Festivalfilosofia”.
La promozione del commercio nei centri storici è stata felice soprattutto a Modena, dove, in collaborazione con Modenamoremio, l’apertura domenicale dei negozi ha superato il 50% in Via Emilia (con lieve aumento rispetto al 2010) e il 30% nelle vie secondarie; ottima ovunque la collaborazione con bar e caffè, che hanno spesso osservato l’apertura anche il sabato sera.
La cucina filosofica di Tullio Gregory, attivata fin dalla prima edizione, costituisce una delle iniziative di marketing più riuscite: nel 2011 ha coinvolto complessivamente 70 ristoranti ed enoteche (pari al 2010) che hanno esteso l’offerta di cucina tradizionale per un pubblico in gran parte fidelizzato.
Consolidata anche la collaborazione col Mercato Albinelli, che ha osservato aperture straordinarie, anche serali e festive, e ha allestito all’esterno 50 tavoli e 250 sedie per il consumo della razion sufficiente, il cestino-pasto di prodotti tipici a 4,50 Euro ideato dal festival (tra 2.000 e 2.500 i cestini venduti, come nel 2010). La razion sufficiente ha avuto un andamento stabile a Carpi (450 a fronte di 457) e uno straordinario incremento a Sassuolo dove i cestini venduti sono stati 916 in luogo dei 360 del 2010.