Anche nel territorio di Modena è stata avvertita distintamente l’intensa scossa sismica, localizzata come epicentro nella zona bresciana del lago di Garda, con magnitudo 5.2 della scala Richter, pari all’VIII° grado della scala Mercalli.
Subito nella notte di ieri il dott. Luca Lombroso ed il dotto. Salvatore Quattrocchi, tecnici esperti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, si sono attivati volontariamente per raccogliere dati ed informazioni, anche attraverso attività remota resa possibile dai moderni mezzi di trasmissione delle comunicazioni.
L’evento, infatti, è stato puntualmente registrato dal sismometro triassiale di precisione dell’Osservatorio Geofisico universitario del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e Ambiente dell’Ateneo, collocato nel sotterraneo del Castello di Sestola, sull’Appennino Modenese.
Proprio lunedì scorso il sofisticato sismometro dell’Osservatorio era stato rimesso in piena efficienza dal dott. Quattrocchi: l’intervento si era reso necessario in quanto un temporale aveva danneggiato, per effetto delle scariche elettriche, il modem telefonico che consente il collegamento con la rete Regionale dell’Italia nord-occidentale del DIPTERIS-Università di Genova, al quale l’Osservatorio Modenese conferisce i propri dati.
”Solo con un’ampia e complessa rete, su vasta area geografica – precisano il dott. Lombroso ed il dott. Quattrocchi – è possibile calcolare epicentri ed intensità di un sisma”.
Ulteriori informazioni, mappe e sismogrammi, sono consultabili, attraversoil sito internet dell’Osservatorio, Osservatorio, nell’apposita ‘Vetrina Sismica’.