Il cardinale Camillo Ruini ha scelto la festa di San Prospero, patrono della città di Reggio Emilia, dove è stato prete per circa 30 anni, per festeggiare con i concittadini il 50mo del suo ministero sacerdotale.
Ieri sera, al Teatro municipale Valli, il cardinal Ruini, intervenendo a un incontro con il vescovo di Piacenza, Luciano Monari, il vescovo di Reggio Emilia, Adriano Caprioli e il rettore dell’Università cattolica, Lorenzo Ornaghi, ha rilevato come “sussistono problemi di comunicazione e soprattutto di soggettivizzazione della fede che sono conseguenza dell’attuale clima culturale e tali per cui molti ritengono di potersi ritagliare un credo a propria misura”.
“La nostra prerogativa – ha concluso il cardinale – è trasmettere i valori di un Vangelo che prescindono dalla trasformazione e dalla ridefinizione dei modelli di vita e fiduciosi in Dio potremo fare un notevole servizio a tutti i popoli e all’Europa che si va faticosamente costruendo”.
Durante la celebrazione del pontificale solenne nel tempio cittadino di San Prospero, il cardinale Ruini ha riconosciuto di aver avuto un eccezionale dono: “Quello di poter essere vicino ad un uomo così grande e così santo come il nostro Papa”.