Parte dall’Abruzzo, con la riunione del Comitato di Pilotaggio, il progetto Sviluppo del Mercato del lavoro dell’Adriatico (Svilma), allestito dalle agenzie strumentali di sette regioni italiane -Abruzzo, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia- in partenariato con i ministeri del Lavoro di Albania, Croazia, Bosnia-Erzegovina e Serbia.
Il progetto, inserito nell’iniziativa comunitaria Interreg III/A, affronta le tematiche fondamentali per lo sviluppo e la cooperazione istituzionale della zona transfrontaliera, attraverso l’integrazione del mercato del lavoro e la gestione dei flussi migratori.
“L’allargamento dell’Unione Europea – afferma Tommaso Di Rino, Direttore vicario di Abruzzo Lavoro, l’agenzia regionale che in Svilma è responsabile delle attività di analisi del mercato del lavoro – rappresenta un’occasione di occupazione non solo per i Paesi dell’Est, ma anche per le regioni italiane, con opportunità di sviluppo per le piccole e medie imprese del corridoio Adriatico, da coinvolgere in progetti che colmino il gap conoscitivo e consentano la compenetrazione dei mercati del lavoro con rapporti utili ai rispettivi sistemi produttivi”.
Con la prima riunione del Comitato di Pilotaggio del progetto – in programma per giovedì prossimo a Montesilvano (Pe), muove il primo passo un’iniziativa che tra i suoi obiettivi ha anche quello di limitare i fenomeni di emigrazione ‘di massa’, attraverso la sottoscrizione di protocolli d’intesa per il sostegno allo sviluppo economico-sociale dei Paesi di provenienza.
Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di un “Centro risorse per il partenariato integrato” e la costituzione della “‘Borsa per il lavoro Adriatico”, integrata con il sistema informativo del lavoro e strutturata in banche dati della domanda e dell’offerta potenziale di lavoro. All’incontro parteciperanno i rappresentanti dei Ministeri del Lavoro dei quattro Paesi balcanici e delle Agenzie delle regioni italiane.