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Modena: emergenza neve, piano per coordinare i soccorsi

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In caso di emergenza neve tutti i soggetti coinvolti, dalle forze dell’ordine agli enti locali, alla società Autostrade, agiranno secondo un modello organizzativo codificato che ha l’obiettivo di coordinare tutte le fasi degli interventi per prevenire e ridurre i disagi alla viabilità.


E’ quanto stabilisce un protocollo di intesa siglato ieri nella sede della Prefettura di Modena da tutti i soggetti che sono coinvolti in caso di forti nevicate: oltre alla Prefettura stessa, Provincia, i Comuni interessati da tronchi autostradali (Modena, Carpi, Campogalliano e Spilamberto), la Polizia stradale la direzione del terzo tronco autostradale di Bologna e la società Autobrennero.

“L’intesa si concentra soprattutto sul tema della viabilità autostradale – afferma Alberto Caldana, assessore provinciale alla Protezione civile – sulla comunicazione, sull’eventuale chiusura delle autostrade e come soccorrere in modo tempestivo ed efficace gli automobilisti bloccati, come è accaduto il 28 febbraio scorso, quando le conseguenze della chiusura dell’Autosole, causa neve, si riversarono completamente sul sistema modenese”.

Sulla base delle proposte presentate dai tecnici del terzo tronco di Bologna, l’intesa ipotizza tre diversi scenari: il codice verde che può scattare all’avviso di condizioni meteo sfavorevoli, poi il codice giallo che indica la fase di preallarme con nevicate intense e primi disagi alla viabilità, quindi il codice rosso che precede il punto di crisi contrassegnato con il codice nero che scatta quando i veicoli iniziano a mettersi di traverso sulle strade.

In base all’accordo in caso di chiusura di tratti autostradali gli automezzi pesanti potranno essere dirottati in aree sosta alla Bruciata (quelli provenienti da Modena nord), nella zona industriale di Spilamberto (per quelli da Modena sud), alla dogana di Campogalliano e nel piazzale delle piscine di Carpi per i mezzi in uscita dall’Autobrennero. Per gli automobilisti la Provincia ha individuato aree di prima accoglienza già utilizzate per emergenze di altro tipo.

Il protocollo definisce anche con puntualità il ruolo dei volontari che in caso di emergenza confluiranno presso la sezione della Polstrada Modena nord. Nell’emergenza del 28 febbraio scorso oltre un centinaio di volontari modenesi furono impegnati nel soccorso agli automobilisti bloccati e per allestire i centri di accoglienza a Modena a Carpi dove trascorsero la notte oltre 400 automobilisti usciti dalle autostrade.