Ancora per un giorno Modena, Carpi e Sassuolo sono le capitali della filosofia con lezioni magistrali, mostre, spettacoli, rassegne di film, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Il festival si chiude domani con grandi nomi: Emanuele Severino, Vandana Shiva, Umberto Galimberti sono alcuni dei filosofi che propongono le loro lezioni magistrali. Ricco anche il programma di eventi collaterali: in calendario appuntamenti con artisti importanti come Serena Dandini e Giovanni Allevi. Un vasto programma collaterale arricchisce il cuore di lezioni magistrali del festivalfilosofia. Fino a domani domenica 18 settembre Modena, Carpi e Sassuolo declinano il concetto di natura attraverso le varie forme dell’espressione artistica e culturale, individuale e collettiva. Un viaggio ricco e sorprendente che mette in mostra, in musica e in scena le facce diverse della natura.
Programma filosofico
Domenica mattina sono previste sei lezioni magistrali: si comincia a Modena alle 10.00 con il professor Sergio Givone e la sua lectio su Innocenza e colpa (Modena, Piazza XX Settembre). La Salvaguardia del Creato è invece al centro dell’intervento di Vincenzo Paglia, tra dottrina teologica e imperativo ecologico: come già nello schema mitico la Terra è madre, così nel pensiero biblico e poi cristiano il Creato ha un Padre, di cui il mondo costituisce una delle eredità, lasciata al genere umano con il compito di salvaguardarla (Modena, Piazza Grande, ore 11.30). Le politiche della natura investono i corpi umani trasformandoli in campo di dominio, istituendo confini tra naturale e politico, tra natura e storia, che spesso hanno messo capo a vere e proprie politiche “sulla” vita come mostrerà, da diverse prospettive, Simona Forti (“Biopotere”, Carpi, ore 10.00, Piazzale Re Astolfo).
Delle diverse prospettive del biodiritto, di cosa sia naturale e cosa sia invece regolabile, di quali siano gli ambiti di vita sui quali si possa legiferare parlerà invece Stefano Rodotà, già presidente dell’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali (Carpi, ore 11.30, Piazza Martiri).
Ottavio Marzocca presenterà poi una genealogia dell’“Ambiente”, parola chiave di molti dibattiti pubblici contemporanei (Sassuolo, ore 10.00, Piazzale Avanzini).
Il quadro antropologico complessivo della questione del paesaggio – tra statuto dei luoghi ed esperienza degli spazi – sarà invece tracciato da Marc Augé, membro del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia, il quale mostrerà il regime simbolico che presiede a ogni elaborazione del paesaggio, perché anche nelle società tradizionali africane la percezione di ciò che viene detto “naturale” corrisponde a una fondamentale messa in ordine culturale (Sassuolo, ore 11.30, Piazza Garibaldi).
Il programma filosofico della giornata di domenica prosegue nel pomeriggio con la lezione di Pierre Donadieu, architetto dell’Ecole Nationale du Paysage di Versailles, che presenterà la sua proposta di un paesaggio mediatore tra campagna e città, per rendere le città più abitabili e la vita più sostenibile (“Campagne urbane”, Modena, Piazza XX settembre, ore 15.00).
“Terra” è uno degli appellativi più arcaici con cui si è chiamato l’ambiente naturale che fa da casa al nostro stare al mondo: Carlo Sini ne esplora i significati nella sua lectio dal titolo “Pianeta” (Modena, Piazza Grande, ore 16.30).
Una questione di fondo pervade la domanda «di chi è la Natura?», nell’epoca in cui nuove tecnologie bioingegneristiche consentono di brevettare organismi geneticamente modificati: Vandana Shiva darà una risposta nel segno della tutela dei saperi comunitari. La sua lectio, dal titolo “Brevettare la natura”, si svolge a Modena, in Piazza Grande, a partire dalle ore 18.00.
Il tema del corpo, riportato a centralità dalle scienze della vita – che lo sottraggono alla sua fissità naturale e destinale – è affrontato da Umberto Galimberti, che insisterà sulla necessità di riconoscere l’unicità di corpo ed esistenza, superando il dualismo di corporeità e organismo (Carpi, Piazza Martiri, ore 18.00).
Emanuele Severino parlerà di verità e natura umana, sottoposta a una modificabilità tecnica che non ammette limiti assoluti o naturali (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 15.00).
Alla pervasività della tecnica non sfugge il diritto: perduta ogni oggettività della natura, la norma giuridica – come mostrerà Natalino Irti (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 16.30) – dipende dalla decisione politica. Delle diverse prospettive sulle frontiere della bioingegneria parlerà poi Francesco D’Agostino, nella sua lezione dal titolo “Biodiritto” (Sassuolo, ore 18.00, Piazza Garibaldi).
La lezione dei classici
Completerà il programma filosofico la sezione “Lezione dei classici”, secondo la formula sperimentata con successo a partire dal 2009: grandi interpreti del pensiero filosofico discutono le opere che hanno maggiormente segnato la riflessione sul tema della Natura.
Al panteismo dell’Ethica di Spinoza sarà dedicata la lezione di Remo Bodei (Carpi, ore 16.30, Piazzale Re Astolfo), mentre Gianfrancesco Zanetti ricostruirà lo statuto delle istituzioni naturali nella Scienza nuova di Giambattista Vico (Carpi, ore 15.00, Palazzo dei Pio).
Programma creativo: alcuni appuntamenti
Oltre 160 eventi, tutti gratuiti, affiancano le lezioni magistrali del festivalfilosofia e raccontano la natura per immagini, musica e narrazioni. Di seguito segnaliamo solo alcuni degli eventi più importanti: tutti gli appuntamenti, tra cui le oltre 40 mostre sul tema, sono consultabili sul sito www.festivalfilosofia.it
Pedalare è sano per il corpo e per la mente: “Geociclistica riverside” è un percorso cicloturistico lungo il fiume Secchia, seguendo il percorso che fiancheggia l’alveo tra Sassuolo e Modena. È un viaggio lento mosso dai ritmi della natura, tra paesaggi a tratti rigogliosi, a tratti brulli e surreali, che il divagare delle acque del fiume rende mutevoli e unici; fanno da guida i professori del Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia e da scorta i volontari di Fiab e Legambiente (Sassuolo, Piazzale Roverella, domenica 18 settembre, ore 12.00).
Anche la musica crea paesaggio, fissa la sfera sonora entro cui prende forma l’esperienza. Come ogni paesaggio, anche quello musicale propone profili ed evoca atmosfere diverse, come nelle suggestioni di Giovanni Allevi, i cui “Paesaggi sonori” indicano il rapporto tra paesaggio e creazione artistica, dove la composizione non nasce solo dall’incanto assoluto della bellezza, ma anche e soprattutto dove questa perfezione s’incrina. Dialoga con l’artista Federico Taddia (Carpi, Piazza Martiri, ore 21).
Chi pianta un giardino semina la felicità, recita un antico proverbio cinese. Serena Dandini è protagonista di “Coltivo, dunque sono” una serata di riscossa giardiniera che si fa strada tra grovigli di libri ed epopee botaniche, stagioni della vita e piante letterarie. Fra innaffiatoi e balconi fioriti, la nota conduttrice è un’appassionata di botanica: e mentre affonda le mani nella terra, la si può immaginare con gli occhi fissi nei libri, in un andirivieni tra coltura e cultura. Dialoga con lei Andrea Salerno (Modena, Piazza XX settembre, ore 21.00).
Un ammaliante equilibrio di seduzione e disciplina è infine quello che si realizza nel flamenco, dove i corpi danzanti volteggiano e si toccano in una coreografia di vicinanze e distanze: ne darà un saggio la Compagnia FlamenQueVive nello spettacolo “Colores Morenos” (Sassuolo, Teatro Carani, ore 21).