Il Comune di Modena, si è dotato da tempo di un piano neve, ovvero di un protocollo fatto di accordi e regole che rendono pressoché automatica la reazione delle strutture tecniche in caso di neve. Il piano ha poi uno strumento operativo costituito dal contratto di servizio stipulato con Meta, rinnovato nel Dicembre del 2002 e costantemente aggiornato a seconda delle esigenze della città.
Il primo dato importante è la competenza territoriale: Meta interviene, sostanzialmente, all’interno dell’anello delle tangenziali, anzi solo da quest’anno tutto il percorso della tangenziale è di competenza comunale, comprese le complanari. Al fuori di quest’area, il Comune ha competenza sulla Modena-Sassuolo fino a Baggiovara, sulla Nuova Estense fino a Cantone di Mugnano, su via Emilia Est fino all’incrocio con Caduti sul Lavoro, sulla Nonantolana fino ai Torrazzi, sulla statale del Canaletto fino alla zona industriale di S. Matteo, e ancora sulla via Emilia Ovest fino all’incrocio con viale Virgilio. Il resto della viabilità esterna alle tangenziali è di competenza dell’Anas o dell’Amministrazione Provinciale.
Il piano neve si articola poi su due livelli: l’intervento necessario ad affrontare una nevicata normale e quello invece necessario nei casi di emergenza. Ferma restando la competenza territoriale, sul piano operativo si tratta di azioni e comportamenti completamenti diversi.
-In condizioni normali è Meta ad attivarsi automaticamente: si provvede a ripulire le strade ed allo spargimento del sale con un criterio di priorità che vede al primo posto la viabilità fondamentale e cioè le tangenziali e gli attraversamenti principali, a seguire le aree ed i parcheggi pubblici, le scalinate, gli accessi a luoghi pubblici, e poi il resto della viabilità cittadina interna e delle frazioni. In questa fase l’Atcm deve garantire l’operatività dei suoi mezzi e delle aree di parcheggio fondamentali e ha quindi il compito di liberare dalla neve le fermate urbane più importanti. Per tempo le scuole ricevono da Meta i sacchetti di sale necessari alla cura dei propri passaggi pedonali, e sempre Meta deve provvedere ai contenitori di sale posti nei punti ritenuti più critici della viabilità cittadina.
-L’approccio e le soluzioni previste, come detto, cambiano radicalmente in caso di situazioni di emergenza che possono essere definite già nella fase delle previsioni. Se viene annunciata una nevicata eccezionale, il Sindaco, sentito Prefetto e Presidente della Provincia, ha la facoltà di dichiarare lo stato di emergenza, possibilità che rimane comunque, anche una volta iniziate le precipitazioni nel caso si rivelino più forti del previsto. In questa situazione il protocollo diventa più rigido ed è gestito direttamente da una centrale operativa che si insedia presso il comando della Polizia Municipale. Il primo passo è quello di informare i cittadini dei rischi possibili e lo si fa con tutti i mezzi di comunicazione ritenuti idonei. L’intervento operativo mantiene un grado di priorità che privilegia in primo luogo la viabilità principale, poi i collegamenti con le strutture sanitarie e di assistenza, quindi le scuole e solo successivamente tutto il resto. Nei casi più gravi il Sindaco può anche disporre le chiusura delle scuole e la sospensione di fiere e mercati. Negli ultimi anni, il piano neve ha utilizzato un gran numero di mezzi, di lame e di spargisale, ma risulta evidente che non è possibile un intervento immediato e contemporaneo in tutta la città. Quindi i disagi sono sempre possibili: il Comune può tentare di accelerare i tempi ed anche provvedere all’assistenza nei casi più gravi, ma un grosso aiuto potrebbe venire anche dai cittadini, ad esempio dotando le proprie vetture di pneumatici invernali o portando al seguito le catene. Nessuno lo può imporre, ma anche limitare gli spostamenti, in questi casi può rivelarsi la scelta più giusta per se stessi e per il bene di tutti.
Le regole per i privati pulite le strade ed i parcheggi, rimangono portici e marciapiedi ed anche in questo caso il regolamento del Comune parla chiaro: sono i frontisti a dover provvedere. I residenti o comunque chi ha in gestione spazi privati e negozi deve garantire l’agibilità dei marciapiedi in prossimità degli ingressi degli edifici e degli esercizi. La neve deve essere rimossa ed il ghiaccio reso inoffensivo con sale o altri mezzi idonei.
Ma la responsabilità dei cittadini non si ferma qui. Bisogna rimuovere anche i ghiaccioli che sporgono da gronde e cornicioni, e lo stesso si deve fare con i cumuli di neve che potrebbero scivolare da tetti e balconi. Attenzione anche ai rami degli alberi che sporgono dalle recinzioni dei giardini: vanno liberati dalla neve, a maggior ragione se possono costituire intralcio alla circolazione di auto e pedoni. Infine, attenzione a dove si parcheggia l’auto: si deve fare il possibile per agevolare il lavoro dei mezzi.