Dalla pera del curato alla mela durella o alla ciliegia zambella, fino alle altre numerose varietà di frutta centenarie dai sapori pieni e generosi, coltivate fino mezzo secolo fa nei prati dell’Appennino, poi abbandonate con l’avvento della frutticultura intensiva moderna.
Sono solo alcuni esempi dei ‘Frutti antichi’ che potranno essere ammirati e gustati, insieme a tante altre essere storiche, grazie al ‘Campo catalogo’ che, in nome della tutela della biodiversità e del recupero degli antichi sapori, viene presentato stamane, alle 10.30, a Montefiorino, nell’ambito della ‘Sagra del tartufo modenese‘.
Alle 11.30 è prevista l’inaugurazione del ‘Campo catalogo’, uno vero e proprio ‘giardino dei frutti dimenticati’ realizzato nell’area che per decenni ha ospitato il vivaio forestale, ubicata a ridosso del centro del paese.
Le altre attività in programma per oggi sono l’escursione guidata in mountan bike sulle piste dei cani da tartufo; nel pomeriggio le dimostrazioni di decoupage e gli spettacoli di danza; alle 20.30, la presentazione del libro di Silvana Bocchi ‘La superstizione. Credenze e riti nelle Valli del Dolo e del Dragone’.
Anche domani, domenica 31 ottobre, è in programma l’escursione ciclistica e, nel pomeriggio, il decoupage, lo spettacolo itinerante ‘Le Venusiane’ e lo spazio bimbi dedicato alla creazione di zucche e maschere per Halloween. Alle 20.30 quinto concorso gastronomico ‘Buono come un pezzo di pane… fatto in casa’.
Escursione ciclista anche lunedì 1 novembre, mentre nel pomeriggio è in programma lo spettacolo musicale itinerante della ‘Millennium marching band’, danze rinascimentali e giocolieri.
Nei giorni della sagra, oltre agli stand gastronomici con le diverse specialità locali, la Taverna ‘L’antica ghiacciaia’ propone la degustazione di prodotti della Garfagnana. Per venerdì 19 novembre, inoltre, al ristorante Lucenti è in programma una cena di degustazione guidata: ‘Terra, cielo e mare… il tartufo si fa in tre’.