Gli atleti italiani protagonisti
alle Olimpiadi di Lillehammer ’94 sono stati festeggiati questa
sera a Modena, al salone dello sci Skipass, nell’ ambito della
tradizionale “Festa degli azzurri” organizzata dalla Fisi e che
ha visto l’olimpionica di Salt Lake City Gabriella Paruzzi
proclamata atleta dell’ anno.
Applausi scroscianti sono stati rivolti ai quattro
moschettieri della staffetta composta da Maurilio De Zolt
(assente in sala), Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio
Fauner, che conquistò l’ oro beffando i padroni di casa della
Norvegia. Riconoscimenti, tra gli altri, anche ad Alberto Tomba
(che ha ricordato il freddo polare al momento delle gare),
Deborah Compagnoni e Manuela Di Centa.
L’ allora presidente del Coni e attuale membro Cio, Mario
Pescante, ha definito la vittoria della staffetta azzurra come
“una delle esperienze più indimenticabili del mondo sportivo”.
Lo stesso Pescante ha poi consegnato a Stefania Belmondo la
medaglia di bronzo della combinata dei Giochi di Salt Lake City
assegnata dal Cio alla campionessa piemontese, ora in attesa del
secondo figlio, per la squalifica causa doping delle due
fondiste russe Olga Danilova e Larissa Lazutina. In pista Stefy
finì quinta. La medaglia doveva essere consegnata dal
presidente Fis e membro Cio, Gianfranco Kasper, ma al momento
della consegna l’esponente elvetico era bloccato fuori dalla
sala. La scorsa settimana la stessa cerimonia era avvenuta nella
località tedesca di Oberstdorf, sede dei mondiali di sci
nordico del prossimo febbraio, con protagonista la giovane Viola
Bauer.
Nell’ ambito della manifestazione modenese vi è stato anche
l’ atteso faccia a faccia tra atleti, tecnici, presidente Fisi e
direttore agonistico del fondo, dopo le lamentele espresse a
viva voce negli scorsi giorni da Gabriella Paruzzi. Escluse le
ipotesi di dimissioni del Ct Albarello – che tra l’ altro le
aveva mandate per e-mail alla stessa Paruzzi – il presidente
Gaetano Coppi ha dato assicurazioni sul pagamento di stipendi e
rimborsi spese, con l’ arrivo di denaro da Roma. Il problema era
già nato lo scorso anno e in quell’ occasione a farne le spese
fu Cristian Zorzi, che ebbe il coraggio di sollevare la
questione.
Sulla vicenda Gabriella Paruzzi ha detto che “le lamentele
fanno parte della vita di una grande famiglia. Sono critiche per
migliorare – ha aggiunto – perché in realtà ci si vuole tutti
bene”. Circa il suo futuro agonistico la campionessa carnica ha
dichiarato di voler puntare ad una medaglia iridata, “unico
alloro che ancora mi manca”, ha detto. “Nei momenti difficili
della mia carriera ho pensato più volte di smettere – ha detto
poi rispondendo ad una domanda sulla sua presenza a Torino 2006
– adesso con questi risultati è difficile pensare di smettere.
Serve però il coraggio da parte mia per difendere il mio oro
olimpico. E’ un appuntamento che qualsiasi atleta vorrebbe fare
ma so anche quale impegno serve, soprattutto gareggiando in
Italia. E’ comunque il coronamento di una carriera”.