La febbre di Halloween, la festa celtica del 31 ottobre d’importazione americana, contagia l’Italia e sale fino a sfiorare, secondo le stime di Intesaconsumatori, un business di 250 milioni di euro.
Mentre si moltiplicano le feste private, le iniziative e i party a tema nei locali, maschere, zucche e gadget vari nei negozi, in Italia Halloween diventa una ricorrenza festeggiata dai bambini ma anche dagli adulti. ”Niente a che vedere con l’America – avvertono dalle associazioni Federconsumatori, Codacons, Adoc e Adusbef – dove la festa di Halloween è un evento sentito e atteso da milioni di adulti, bambini e commercianti; ma anche in Italia la ricorrenza del 31 ottobre, da qualche anno a questa parte, sta prendendo sensibilmente piede”.
Sulla scia delle tante manifestazioni che si svolgono negli Usa, in Italia si moltiplicano le iniziative legate ad Halloween, e il relativo business. Già da qualche settimana, nelle grandi città, le vetrine di molti negozi si sono adeguate alla ricorrenza: qua e là compaiono zucche coloratissime (lo scorso anno furono vendute un milione di questi ortaggi), maschere di mostri e gadget vari.
I locali e le discoteche, inoltre, stanno da tempo pubblicizzando serate a tema per la notte del 31 ottobre, in molte delle quali è d’obbligo la maschera. Per un business che, secondo Intesaconsumatori, sfiorerà quest’anno la cifra complessiva di 250 milioni di euro. Stima in crescita rispetto gli scorsi anni, sia per l’aumento generalizzato dei prezzi, sia per l’ incremento delle offerte ai consumatori, che può essere così suddivisa:
– 100 milioni di euro per le feste nei locali;
– 70 milioni di euro per maschere e costumi;
– 50 milioni di euro per gadget vari;
– 30 milioni di euro solo per le zucche in tutte le loro varianti: di plastica, vere, dipinte, lavorate, ecc.
Ma la semplice zucca, usata generalmente come decoro ornamentale, non soddisfa i desideri dei nostri bambini, ormai irrimediabilmente contagiati dalla febbre consumistica di Halloween. I più piccoli, che in Italia sono stimati in 7 milioni, sono tentati dalle vetrine delle pasticcerie che mostrano cioccolatini, caramelle, lecca-lecca e dolci a forma di zucca e dai negozi di giocattoli che si sono attrezzati con maschere dell’orrore, cappelli da fattucchiera, scope da strega, vestiti da diavolo e tutto ciò che può servire per una festicciola-horror con travestimento.
Se il business di Halloween si rivolge ancora ai bambini una ragione c’è. E’ stato calcolato infatti che un ragazzino italiano spende mediamente circa 15/20 euro per travestimento e trucco. Insomma, in Italia, Halloween, per lo meno come giro d’affari rivolto ai bambini, ha scalzato il carnevale.
(Fonte: Ansa)