L’Aula ha votato all’unanimità la convalida dell’elezione del consigliere Marco Barbieri, in sostituzione di Daniela Montani, ai sensi dell’art. 17 della legge 108/1968.
In sede di dibattito, un esponente pdl ha detto che la vicenda ha comportato dei costi, per le spese legali sostenute dalla Regione che si è costituita in giudizio in primo grado; questi costi si sarebbero potuti evitare se non ci fossero stati dei provvedimenti contradditori rispetto all’aspettativa e al successivo congedo assegnato a Montani; la soluzione era che la persona in questione desse le dimissioni.
Un consigliere del gruppo 5 stelle ha definito assai grave quanto è accaduto, perché era prevedibile fin dalla prima convalida degli eletti, un anno fa, e perché è stato provocato un grave danno di immagine alla Regione. Tecnici e consulenti che hanno fornito pareri fuorvianti all’Ufficio di presidenza andrebbero in qualche modo sanzionati; a meno che non si sia trattato, fin dall’inizio, di una forzatura dettata da volontà politica.
Al contrario, un consigliere del gruppo pd ha rivendicato la linearità e coerenza del procedimento che si è sviluppato; ha poi respinto ogni illazione e strumentalizzazione politica, rimarcando la correttezza e la tempestività di tutti gli atti sottoposti all’Aula.
Un altro consigliere 5 stelle ha replicato che in casi come questo sarebbe preferibile l’umiltà di ammettere che qualcosa è andato storto, qualche errore è stato fatto.
Infine, il presidente dell’Assemblea ha affermato che l’Ufficio di presidenza ha seguito un unico criterio, senza tendere ad alcun esito predeterminato: attenersi ai pronunciamenti dell’autorità giudiziaria.