Tutte le 96 aree balneabili della costa emiliano-romagnola hanno ottenuto la bandierina blu che indica una qualità eccellente delle acque, sulla base dei parametri microbiologici stabiliti dalla direttiva comunitaria sulla balneazione. E’ questo il risultato delle analisi compiute da Arpa Emilia-Romagna nell’ultima settimana di maggio. Da Lido di Volano a Cattolica, dunque, si prospetta una stagione balneare con i turisti certi di poter nuotare in acque prive di inquinanti d’origine organica, come Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.
“Un dato importante anche tenuto conto del fatto che i parametri che utilizza l’Italia sono tra i più severi in Europa”, sottolinea l’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci, che oggi a Rimini ha presentato i dati, insieme al direttore di Arpa Rimini Mauro Stambazzi e a Marinella Natali del Servizio regionale Sanità pubblica.
“Da oggi – ha aggiunto l’assessore – abbiamo attivato un percorso di trasparenza che permette ai cittadini di avere tutte le informazioni in tempo reale e, soprattutto, di conoscere il grande lavoro che c’è dietro da parte degli esperti dell’Arpa”.
I dati analitici sullo stato delle acque marine dell’Emilia-Romagna sono, infatti, da oggi online, spiegati in modo semplice e aggiornato sul nuovo sito realizzato, sia in italiano che in inglese, da Arpa e in collaborazione con il Servizio sanitario della Regione (www.arpa.emr.it/balneazione).
Tra le novità della stagione appena iniziata c’è dunque la possibilità per chi trascorre o desidera organizzare una vacanza nella costa di avere giorno per giorno la certezza sulla qualità delle acque di balneazione, semplicemente navigando in internet utilizzando una mappa dinamica del litorale dell’Emilia-Romagna corredata da informazioni ambientali, sanitarie e turistiche.
Il nuovo sito
Attraverso la mappa è possibile visualizzare tutte le località della costa e, per ognuna di esse, controllare la classificazione delle acque (eccellente, buona, sufficiente o scarsa), gli esiti analitici e la descrizione delle caratteristiche ambientali dell’area (una sorta di carta di identità che utilizza 78 diversi fattori che vanno dal tipo di spiaggia agli stabilimenti balneari compresi nell’area, dagli eventuali casi passati di inquinamento alle pressioni ambientali). Il sito pubblica anche la segnalazioni in tempo reale di eventuali inconvenienti che possano compromettere la balneabilità di una zona.
Il sito consente inoltre di avere approfondimenti e informazioni di più ampio respiro riguardanti la costa, il turismo, la salute e l’ambiente. Presenti anche dati utili come le previsioni meteorologiche, i rischi di colpi di calore, le previsioni dei pollini allergenici o l’intensità delle radiazioni ultraviolette.
Tutte le informazioni contenute nel sito sono spiegate nelle sezioni “Glossario” e “Domande frequenti” che facilitano la comprensione degli argomenti tecnici e normativi.
Il Servizio IdroMeteoClima e la Sezione provinciale di Rimini di Arpa, infine, hanno realizzato la “Previbalneazione”, un sistema modellistico previsionale, attualmente in fase di test, che riesce a prevedere se gli eventi piovosi di particolare intensità possono pregiudicare temporaneamente la qualità dell’acqua di balneazione.
Le analisi e la rete di monitoraggio
Il monitoraggio ambientale consiste nel prelievo mensile di campioni in 96 punti della rete regionale (13 a Ferrara, 25 a Ravenna, 11 a Forlì Cesena e 47 a Rimini, per una densità media di un punto ogni 1,5 km di costa circa) da sottoporre ad analisi microbiologica per la ricerca dei due bioindicatori: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.
Il prelievo e le analisi sono curate da Arpa (Laboratorio Tematico “Acque di Balneazione” della Sezione provinciale Arpa di Rimini) mentre la valutazione dei risultati di laboratorio compete ai Dipartimenti di Sanità pubblica delle Ausl.
Martedì 24 maggio è stato condotto il primo campionamento della stagione e l’esito del controllo è stato favorevole per tutto il litorale regionale aperto alla balneazione, pari a 102 km sui 139 km complessivi (73% di litorale). Nei restanti 37 chilometri valgono, infatti, i divieti permanenti di balneazione, perché corrispondono alle foci dei corpi idrici (50 metri a nord e a sud), alle imboccature dei porti (150 metri di raggio dall’estremità del molo), alla zona soggetta a servitù militare (5,2 km) e all’intera fascia del litorale di Goro destinata alla molluschicoltura.
I prelievi sono stati effettuati nella fascia di mare normalmente utilizzata dai bagnanti a una profondità di circa 30 cm sotto il pelo dell’acqua e a una distanza dalla battigia con il fondale compreso tra gli 80 e i 120 centimetri, ad eccezione delle aree in cui sono presenti scogliere a picco o fondali rapidamente degradanti per le quali i prelievi vanno realizzati nei pressi della scogliera o della battigia stessa.