Ha tenuto segregata in un casolare per oltre un mese una romena di 22 anni, picchiandola e minacciandola di morte per impedirle di sfuggire allo sfruttamento.
L’incubo è finito martedì mattina, quando la ragazza é riuscita ad allontanarsi e ad avvertire i carabinieri, che hanno arrestato il suo ‘carceriere’: Lekbir El Makkaoui, 31 anni, marocchino con precedenti, regolare e residente a Bomporto, nel modenese.
La vicenda, avvenuta nelle campagne fra S.Agata Bolognese e Crevalcore, nel bolognese, è cominciata a metà luglio, quando la ‘lucciola’ ha cominciato a frequentare assiduamente un cliente, anch’egli marocchino, che avrebbe voluto farle lasciare il lavoro sul marciapiede. Il 27 luglio, El Makkaoui fece irruzione nell’appartamento del connazionale, a S.Agata, dove si trovava anche la romena, ferendo entrambi a coltellate e poi trascinando via con la forza la ragazza. Per quell’episodio l’uomo fu denunciato a piede libero dai carabinieri in seguito alla querela per lesioni presentata dal connazionale, mentre della giovane si erano perse le tracce.
Martedì mattina, mentre il marocchino dormiva, la romena è riuscita a fuggire dalla baracca nelle campagne di Crevalcore dove era rimasta chiusa per più di 40 giorni. Ha raggiunto un’abitazione e da lì ha avvertito i carabinieri, che poco dopo hanno fatto irruzione nel casolare, arrestando El Makkaoui.