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Casa: sale ancora pressione tributo ambientale

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Anche quest’anno viene registrata dalla Confedilizia l’inarrestabile e costante crescita del tributo ambientale, applicato dalle Amministrazioni provinciali come addizionale alla tassa rifiuti. Dai risultati dell’indagine condotta dall’Ufficio studi dell’organizzazione dei proprietari di casa emerge che l’aliquota media deliberata dalle Province per l’applicazione ell’eco tassa, per l’anno 2004, è stata del 4,37%, appena sotto il tetto massimo consentito dalla legge del 5%.


Fra tutte le Amministrazioni provinciali italiane, una sola ha diminuito l’aliquota (dal 2 all’1,5%) e precisamente quella di Brescia, dove quest’anno si svolgevano le elezioni provinciali. La Confedilizia rileva che da quando (1993) è stato istituito il tributo ad oggi, vi è stato un incremento del 42%: si è infatti passati dal 3,08% medio del ’93 al 4,37% di quest’anno. Dall’analisi dei dati elaborati dalla Confedilizia, si evidenzia che l’area geografica con l’aliquota media più elevata è quella del Centro (4,51%), seguita dal Nord (4,46%) e dal Sud ed Isole (4,18%) ove, peraltro, si è registrato un aumento rispetto all’anno precedente (4,15%).

Una novità del tutto inedita, nella modalità di definizione del tributo, è stata introdotta dalla Provincia di Varese, che ha modulato l’aliquota nel senso di stabilire aliquote minori per quei Comuni che hanno diminuito la produzione di rifiuti e maggiori per chi la ha aumentata. In particolare, dei 141 Comuni che fanno parte della Provincia in questione, 80 si sono visti aumentare l’aliquota al 5% perchè hanno aumentato la produzione di rifiuti; per 25 Comuni, poichè è rimasta invariata la produzione di rifiuti, è rimasta invariata anche l’aliquota del 4,5%; e, infine, ai 36 Comuni che hanno diminuito la produzione di rifiuti è stata applicata l’aliquota ridotta del 4%.

Per il resto solo la Provincia di Mantova, come già l’anno scorso, ha modulato il tributo in parola applicando una aliquota ridotta – rispetto a quella applicata in via ordinaria del 5% – ai Comuni che svolgono la raccolta differenziata dei rifiuti.
L’aliquota massima del 5%, rende noto Confedilizia, è stata applicata in oltre 2/3 delle Province, 71 su 102, e precisamente a Torino, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara, Verbania, Vercelli, Milano, Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Varese, Venezia, Belluno, Padova, Rovigo, Verona, Vicenza, Trieste, Gorizia, Udine, Genova, Imperia, La Spezia, Savona, Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Reggio Emilia, Rimini, Grosseto, Massa Carrara, Pistoia, Siena, Perugia, Terni, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo, L’Aquila, Pescara, Teramo, Campobasso, Napoli, Benevento, Caserta, Salerno, Brindisi, Lecce, Potenza, Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia, Palermo, Caltanissetta, Catania, Messina, Cagliari e Sassari.