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Prezzi: per Confcommercio occorre serenità di giudizio

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Puntuali come il sorgere del sole, a settembre si registrano le polemiche sull’aumento dei prezzi cui seguono, implacabili, le parallele accuse agli esercenti di esserne causa esclusiva. Ascom Confcommercio non accetta che si finisca col semplificare una questione complessa come quella dei prezzi scaricandola su una categoria di imprenditori, solo perché risulta la più esposta nel rapporto col consumatore: per l’analisi efficace di questi meccanismi, occorre una serenità di giudizio che si colloca lontana da sterili polemiche.


Fa piacere – scrive Ascom Confcommercio – trovare in questo senso un’armonia con le dichiarazioni dell’Assessore del comune di Modena Razzoli che, condividendo l’importanza dei principi e dei valori espressi dall’economia di mercato in cui operimo, invita a ritrovare un clima di serenità, il solo che consenta di affrontare in modo responsabile un tema dalle mille implicazioni come quello dei prezzi al consumo.

Con un dettagliato elenco la stessa Ascom Confcommercio ricorda come sia indispensabile prestare attenzione, in anni a forte dinamica sociale come quelli che stiamo vivendo, ai nuovi capitoli di spesa che vanno ad incidere sui bilanci famigliari e a formare opinioni che potrebbero essere falsate dalla non raffrontabilità tra quanto avviene oggi e quanto avveniva una quindicina di anni fa.

Ascom Confcommercio, a nome delle imprese rappresentate, si dichiara disposta alla partecipazione ad osservatori, destinati ad analizzare la dinamica di formazione dei prezzi in un quadro di principi irrinunciabili in una società avanzata, ovvero:
– rispetto del libero mercato
– corretta dinamica della concorrenza
– recupero di un sereno clima di fiducia nella possibilità di collaborare per il bene comune.
Il rispetto di questi punti è essenziale per la partecipazione di Ascom Confcommercio al tavolo di confronto ipotizzato dall’assessore Razzoli, se al contrario si dovessero inasprire tentativi di semplificare il tema dell’andamento dei prezzi attraverso la messa sotto accusa di una sola categoria di imprese – conclude la stessa – Ascom Confcommercio non potrebbe che declinare ogni invito.