Diritto e imprese: la conciliazione si apre alle società. In Gazzetta Ufficiale i regolmenti attuattivi del Diritto Societario.
Estensione della procedura di conciliazione dalle sole controversie
tra imprese e consumatori anche alle liti commerciali, riguardanti i rapporti tra società,
banche e intermediari finanziari. Istituzione di un Registro degli enti di conciliazione
pubblici e privati, al cui interno le Camere di Commercio verranno iscritte di diritto.
Adozione dell’autoregolamentazione tariffaria adottata dal sistema camerale quale
parametro di riferimento per i costi della conciliazione praticata dagli enti pubblici.
Riconoscimento e valorizzazione dell’attività di formazione dei conciliatori realizzata dalle
Camere di Commercio con l’adozione del modello definito a livello nazionale
dall’Unioncamere.
Questi alcuni degli aspetti innovativi contenuti nei regolamenti sul processo commerciale,
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 23 agosto, messi in evidenza dal presidente
di Unioncamere, Carlo Sangalli che, nell’occasione, ha reso noti i dati sulle attività di
conciliazione svolte dalle Camere di Commercio nel 2003.
“Dare certezza di tempi e costi alla giustizia commerciale – ha osservato il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli – è un fattore di competitività per le nostre imprese. Con questo iniziativa il Legislatore mostra di credere, e di credere fortemente, nei benefici derivanti dalla diffusione della conciliazione, riconoscendo l’esperienza acquisita in quest’ambito dalle Camere di Commercio. Nel 2003 – ha detto Carlo Sangalli – le Camere hanno amministrato 2.218 procedure di conciliazione, l’87% in più dell’anno precedente: è un segnale importante di quanto i cittadini siano alla ricerca di regole e procedure rapide, economiche e ‘dedicate’ a garantire i loro rapporti economici. Negli ultimi anni – ha concluso Sangalli – l’impiego di questo strumento è cresciuto soprattutto nei rapporti tra imprese e consumatori. Con la partenza della riforma ci attendiamo una spinta decisiva al suo utilizzo anche da parte delle imprese, che potrà contribuire in modo significativo ad alleggerire il lavoro della giustizia ordinaria”.
Il ricorso alla giustizia alternativa, che rientra nelle disposizioni sulla riforma del diritto societario, potrà essere uno strumento valido per 1.034.832 società di capitali e 147.754 società cooperative. Le Camere di Commercio, che gestiscono i servizi di conciliazione, saranno iscritte di diritto in un apposito registro con gli altri enti pubblici e privati. Il “libro” sarà tenuto dal Ministero della Giustizia.