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Gombola: Festival di poesia in dialetto

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Un festival dedicato alla poesia dialettale italiana con alcuni tra gli autori più rappresentativi del panorama nazionale, dalla Sicilia alla Toscana fino al sassolese Renato Rentocchini i cui versi sono stati pubblicati nel 2001 da Garzanti editore.


Si svolge sabato 28 e domenica 29 agosto, nel castello di Gombola di Polinago, la prima edizione del Festival di poesia in diletto promosso dall’associazione il Ponte con la collaborazione della Provincia di Modena e del Comune di Polinago, dell’associazione Aria aperta e con il sostegno della ceramica Idea.

Come spiega Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura, “i dialetti esaltano le specificità linguistiche e rappresentano una delle voci più più autentiche della cultura popolare italiana”, mentre Fabio Bonvicini, tra gli organizzatori dell’evento, sottoliena come “l’iniziativa intenda valorizzare un genere letterario che anche a Modena vanta un’antica tradizione”.

Dopo il prologo sabato mattina (ore 10) con un laboratorio sulla vocalità, il festival celebra l’inaugurazione ufficiale alle ore 18 nella chiesa del castello con il poeta Emilio Rentocchini che legge alcuni brani delle sue “Ottave”, un autentico viaggio poetico dove il dialetto sassolese e le rime in ottava classica diventano lo strumento perfetto per raccontare sentimenti in modo ironico e struggente.

Alle 21,30, sempre nella chiesa del castello, protagonisti saranno i fratelli Mancuso, duo siciliano che vanta un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero; propongono un spettacolo intimo ed essenziale sull’onda della memoria tra Sutera, il loro paese d’origine, e Londra dove sono emigrati per anni.

Domenica 29, alle 12, Tolmino Baldassari, nato a Cervia e considerato con Cesare Zavattini e Tonino Guerra tra i massimi esponenti emiliano romagnoli di questo genere letterario, legge le sue poesie pervase di magia e mistero.

Alle 16 si svolge una tavola rotonda alla quale partecipa anche il poeta toscano Mauro Cechi che concluderà il festival con un improvvisazione sull’ottava rima, resa famosa dalle prime irresistibili performance di Roberto Benigni.

Durante il festival sarà possibile visitare nella sacrestia della chiesa di Gombola la mostra del pittore modenese Carlo Sabbadini.