Martedì’ 22 febbraio 18 nella sala multimediale della biblioteca Roberto Ruffilli, in vicolo Bolognetti 2, proiezione del film The Lady Vanishes di Alfred Hitchcock (Gran Bretagna, 1938) La proiezione si svolge nell’ambito della rassegna Hitchcock dalle origini: il periodo inglesecurata dall’ associazione Psicologia Umanistica e delle Narrazioni. Psicanalisi, Arte e Scienze Umane per affrontare la “terza estetica”, quella del puro rinvio, dell’allusività, dell’interpretazione.
La trama. Una giovane inglese fa amicizia in treno con una simpatica vecchietta che improvvisamente scompare. Aiutata da un musicologo e osteggiata dagli altri passeggeri che la fanno passare per una mitomane, la ragazza indaga e scopre il mistero. Quello di Hitchcock è un cinema d’intrigo ma anche di riflessione e di intelligenza e ne è la prova questa deliziosa mystery-comedy. È uno dei suoi rari film situati in un preciso contesto storico e politico: l’immediato anteguerra pieno di minacce e ambiguità. Più evidente del solito la sua vena moralistica: gli ostacoli che l’eroina incontra e che felicemente nutrono la suspense del film sono altrettanti motivi per denunciare l’indifferenza, l’egoismo, l’ottusità di spirito, la stolida ostinazione della natura umana. L’associazione chiede un contributo di 5 euro per l’organizzazione.
A seguire alle 20.30 sempre nella saletta multimediale della biblioteca Roberto Ruffilli continua, con la proiezione del film L’imbalsamatore di Matteo Garrone (Italia, 2002) a cura di Vito Contento, la rassegna cinematografica In un mondo ambiguo: un percorso nel cinema giallo e noir, promossa dal corso di Filosofia della Storia del Prof. Manlio Iofrida dell’Università degli Studi di Bologna, in collaborazione con la biblioteca multimediale Roberto Ruffilli.
La trama Valerio, un ragazzo alto e bello, conosce allo zoo Peppino Profeta, nano imbalsamatore, e diventa prima suo amico e poi suo assistente. Guadagna bene e con lui si concede notti di lussuria in compagnia di “amiche” disinvolte e disponibili, che Peppino può permettersi grazie a una filiazione alla camorra di non chiara natura. Proprio durante uno dei “servizi” di Peppino alla malavita, in trasferta a Cremona, Valerio conosce Debora, se ne innamora e la porta con sé a vivere per qualche giorno da Peppino dove anche lui si appoggia temporaneamente. Peppino diventa geloso della ragazza che mina il legame tra lui e Valerio, legame che è ormai andato oltre la semplice amicizia.
Dall’area partenopea arrivano in questo inizio di millennio le più promettenti nuove voci del cinema italiano. Garrone è dello stesso bacino culturale di Sorrentino, col quale condivide un approccio mediterraneo alla tradizione noir del cinema di genere. Visione che si traduce in una fotografia densa e contrastata, in musiche vibranti d’atmosfera, in personaggi ammantati di grande fascino eppure possibili. Come è il Peppino
Profeta interpretato da uno straordinario Ernesto Mahieux, demonietto di surreale cattiveria e follia. Un esordio non perfetto e pieno di punti oscuri, ma senz’altro importante e meritorio.
Per informazioni tel. 051/276112. Ingresso libero.