E finalmente venne il giorno dei problemi per la Ferrari F150th Italia. Lo sviluppo della nuova monoposto che, a parte una piccola quanto spettacolare (un principio di incendio in vettura) panne verificatasi il primo giorno di test di Felipe Massa a Valencia, era proseguito praticamente senza intoppi fino a ieri ha subito oggi un rallentamento a causa di un paio di inconvenienti occorsi a Fernando Alonso, impegnato nella seconda giornata di prove sul Circuit de Catalunya, vicino Barcellona. Il primo, di carattere elettronico, non ha fatto perdere troppo tempo nonostante il parcheggio forzato in pista mentre il secondo, di natura meccanica, è costato più di un paio d’ore. Del resto, i test sono fatti apposta perché i potenziali problemi vengano fuori: meglio qui che in un weekend di gara. Il pilota spagnolo non ha così potuto completare tutto il programma previsto, anche se la mole di dati raccolta, soprattutto per quanto riguarda lo studio del comportamento dei nuovi pneumatici Pirelli, è stata comunque significativa.
“Uno dei meccanici mi ha detto che quando le cose vanno bene a Barcellona non vinciamo il campionato mentre se ci sono problemi qui allora è tutto diverso: speriamo che sia davvero così!” – questo il filosofico commento di Fernando nell’incontro con i media, avvenuto in una pausa visto che lo spagnolo al termine del test è partito immediatamente alla volta di Sanremo, dove seguirà la moglie Raquel impegnata nella finale del Festival della Canzone Italiana – “Continuo a ritenere che la Red Bull sia in questo momento la macchina più forte ma che ci sono almeno altre quattro squadre (noi, la McLaren, la Mercedes e la Renault) in grado di lottare per il primato. E’ sempre molto difficile giudicare i risultati delle prove: bastano dieci chili di benzina in più o in meno a bordo o gomme usate in questo o in quel momento della giornata per fare una differenza anche di secondi”.
Per Fernando è chiaro che la chiave della stagione saranno le gomme: “Anche qui abbiamo visto un degrado simile a quello che avevamo potuto notare sia a Valencia che a Jerez nei primi due test. Se si dovesse correre domani al Circuit de Catalunya ci vorrebbero tre se non quattro soste per finire la gara ma non bisognerà cambiare soltanto il modo di affrontare la corsa ma anche tutto il weekend in pista, dalle prove libere alle qualifiche. Sicuramente sarà proprio il rendimento degli pneumatici a creare le maggiori opportunità di sorpasso: se si trovassero a lottare vetture con treni di gomme all’inizio o alla fine di uno stint ci sarebbe una differenza di prestazione molto importante, tale da consentire sorpassi, ancor più decisiva dell’uso del KERS e dell’ala posteriore mobile”.
Oltre agli argomenti tecnici, un argomento ovviamente al centro dell’attenzione è la situazione in Bahrain e i suoi riflessi sull’inizio del Campionato del Mondo di Formula 1. La risposta di Fernando è stata necessariamente interlocutoria: “E’ difficile per noi dare una posizione chiara e netta, in fondo ne sappiamo quanto ne sapete voi giornalisti visto che seguiamo gli eventi attraverso i media. Dobbiamo aspettare qualche giorno e poi chi di dovere prenderà una decisione”.
Terminato il turno dello spagnolo, da domani toccherà a Felipe Massa proseguire il programma di sviluppo della Ferrari F150th Italia: il pilota brasiliano guiderà fino a lunedì.