Sette diversi menu sul tema del mondo, ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory, saranno proposti dai ristoranti di Modena, Carpi e Sassuolo da venerdì 17 a domenica 19 settembre in occasione della quarta edizione del ‘Festival filosofia‘.
Professore di Storia della Filosofia alla “Sapienza” di Roma, fondatore e direttore del Centro di Studi del Cnr sul Lessico intellettuale europeo e noto gourmet, Gregory ha ideato menu per pranzi e cene filosofici all’insegna della tradizione e a partire dai prodotti tipici modenesi e della cucina emiliano-romagnola.
Il viaggio filosofico-gastronomico prende in esame innanzitutto i quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco. “Quindi da un menu dei prodotti della terra, tutto vegetariano, fino alle vette più alte della sfera del fuoco, con lo gnocco fritto, i grigliati, gli stracotti”, spiega Gregory. “Nel mezzo, gli abitanti dell’acqua, scelti con attenzione alla cucina povera: anguille, acciughe, baccalà, tonno in scatola; poi gli abitanti dell’aria, i volatili, soprattutto – essendo noi poveri uomini – quelli di cortile: tacchini, capponi, faraona, anatra muta”. Altri grandi temi si affollano attorno al mistero del mondo. L’assioma di tante filosofie, “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, viene esemplificato dal maiale in un trionfo di ciccioli frolli e fagioli con le cotiche, gramigna al torchio con salsiccia e cotechino. Le “nature umide” trovano invece la loro celebrazione in un menu che prevede alici e pesciolini marinati, spaghetti al tonno, anguilla con le verze, stoccafisso in umido.
Infine, risuona un altro grande tema filosofico, il rapporto uno-molteplice, dove tortellini e passatelli in brodo trascinano il bollito misto, i fagioli in umido e le fragole all’aceto balsamico tradizionale. “Qui – conclude Gregory – tagli di carne ricchi e poveri, di vitello, di manzo, di maiale, di volatili, troveranno la loro variegata unità attraverso l’acqua”, grande mediatrice nel processo di trasformazione in ricco brodo.