Un ‘quadro’ della popolazione dell’Emilia-Romagna raccolta in un cd. Lo distribuisce oggi l’ufficio di statistica della Regione agli Enti locali, alle Camere di commercio e alle associazioni imprenditoriali e sindacali. Ogni anno, infatti, la Regione raccoglie i dati della popolazione residente per sesso, singolo anno di età e Comune, con lo scopo di monitorare l’andamento demografico e la struttura per età e per disporre di una base conoscitiva certa da utilizzare per il riparto dei fondi regionali.
La popolazione dell’Emilia-Romagna continua ad essere in espansione, registrando 4.101.324 residenti al 1° gennaio 2004 contro le 4.059.416 unità del 1° gennaio 2003 (+ 41.908 individui). Un aumento riconducibile al fenomeno dell’immigrazione proveniente sia dalle restanti regioni italiane sia dall’estero, a fronte di un saldo naturale ancora negativo. Rispetto al primo gennaio 2000 la popolazione è aumentata, in termini assoluti, di circa 120.000 unità. La provincia che ha avuto il numero maggiore di nuovi residenti è Reggio Emilia con 8.982 unità pari al 21,4% della crescita complessiva, seguita da Modena e Bologna. Aumentano le cinture attorno alle città di Parma, Reggio Emilia, Modena e Rimini e la seconda cintura di Bologna.
La popolazione diminuisce invece nelle zone della montagna parmense e piacentina e nella provincia di Ferrara. Donne e uomini aumentano in tutte le classi d’età ad eccezione della classe più anziana (65 anni e oltre) che mostra una crescita più sostenuta per i maschi (1,8%) che per le femmine (1,2%), probabilmente legata a un miglioramento della speranza di vita che riguarda soprattutto gli uomini. Per entrambi i sessi è la classe d’età 0-14 anni a registrare l’incremento percentuale più consistente (2,4%). La prima considerevole differenza rispetto agli anni passati è costituita dall’aumento, per la prima volta negli ultimi 10 anni, della classe d’età 15-39 anni. In aumento anche il numero di “grandi anziani”, da intendersi qui come gli individui con 80 anni e oltre, il cui peso percentuale, sul totale della popolazione regionale, passa dal 6,1% nel 2003 (4,6% a livello nazionale) al 6,2% nel 2004.