Prende il via la stagione venatoria. Si parte domenica 15 agosto con la caccia agli ungulati (caprioli e daini), anche se in forma esclusivamente selettiva e secondo quanto previsto dai piani di prelievo approvati dalla Provincia di Modena.
Poi dal 19 settembre prenderà il via, con sei mezze giornate di preapertura negli Atc (Ambiti territoriali di caccia) Modena 1 e Modena 2, la stagione venatoria 2004-2005 nella quale, fino al 31 gennaio 2004, saranno impegnate sul modenese quasi dieci mila doppiette di cui circa sette mila residenti in provincia.
Lo ha stabilito la giunta della Provincia di Modena varando, nelle scorse settimane, il calendario provinciale che regola la stagione di caccia 2004 – 2005 e ha come punto di riferimento normativo il calendario venatorio regionale (poliennale, vale fino al 2006).
“Il calendario provinciale – afferma Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – scaturisce da un percorso che ha coinvolto tutti i soggetti interessati e che ha come obiettivo la tutela della natura garantendo lo svolgimento di questa attività sportiva. Siamo riusciti comunque a introdurre regole più severe rispetto al calendario regionale come il divieto di caccia al germano reale e limitando di molto la caccia a starne e pernici rosse, due specie che intendiamo reintrodurre nell’ambiente modenese”.
In preapertura (1, 2, 5, 9, 12 e 16 settembre) nei soli Atc Modena-1 e Modena-2 si cacceranno (con carniere ridotto rispetto a quelli generalmente previsti e solo in appostamento temporaneo) gazze, ghiandaie, cornacchie e tortore selvatiche: nell’Atc Modena-2 è cacciabile anche il merlo (non più di cinque capi giornalieri per cacciatore).
Da domenica 19 settembre, invece, si potrà cacciare anche la fauna stanziale ovvero si cacceranno lepri, fagiani (cacciabili fino al 5 dicembre) e uccelli acquatici (anatidi e trampolieri). Dal 19 settembre e per le due settimane successive si potrà cacciare (al massimo fino alle ore 13) solo nelle giornate di giovedì e domenica. Solo nell’Atc Modena-2 fino al tramonto del sole si può effettuare la caccia d’appostamento alla selvaggina migratoria. Dopo tali due settimane il cacciatore potrà cacciare per tre giornate settimanali a scelta con le quali ogni cacciatore può programmare la propria attività
Da domenica 15 agosto a giovedì 16 settembre è consentito l’addestramento e allenamento dei cani: anche quest’anno è possibile l’attività a mute di cani fino al massimo di sei esemplari con l’autorizzazione degli Atc.
Occorre ricordare che la starna e la pernice rossa sono protette in tutto l’Atc Modena-1 e Modena –3 e nel Modena-2 nelle aree che comprendono le zone destinate al progetto speciale di ripopolamento in corso dal 1992. Tali aree sono comprese nei Comuni di Savignano, Guiglia e Zocca e in parte in quelli di Spilamberto, Vignola, Castelvetro, Marano e Pavullo. Nell’Atc Modena-2 pernice e starna sono cacciabili fino al 16 ottobre e non è possibile abbattere complessivamente più di due capi ogni giornata.
Da venerdì 1 ottobre fino al 31 gennaio 2005, si svolge la caccia al cinghiale. In questo lasso temporale (per non più di tre mesi anche non consecutivi) gli Atc e le aziende faunistico venatorie hanno l’opportunità di svolgere tutte le forme di caccia al cinghiale previste dal regolamento (selettiva, girata e braccata).
I cacciatori modenesi stanno ritirando nei Comuni di residenza il tesserino regionale, un libretto dove ogni cacciatore potrà più facilmente trascrivere negli appositi spazi oltre la data, la sigla dell’Atc o Afv anche il tipo di caccia svolto quel giorno (da appostamento o vagante). Pertanto i cacciatori troveranno nei Comuni due calendari, da usarsi necessariamente assieme: quello regionale dovrà essere usato per le disposizioni regionali che la Provincia non ha modificato, quello provinciale espone solo le modifiche valide per il modenese.
Infine i fucili semiautomatici a canna liscia – in ottemperanza delle norme Unione europea – dovranno essere muniti di appositi limitatori di colpi che non potranno contenere più di due cartucce. Per la caccia alla selvaggina la Provincia ha introdotto per la prima volta il divieto all’uso e detenzione di armi a canna rigata.
Inoltre per la caccia ad appostamento temporaneo si possono usare solo strutture prefabbricate: si può abbattere solo fauna migratoria.