Occhi e naso all’insù per ammirare la volta celeste e le sue meravigliose stelle cadenti. Quest’anno non ci sarà la luce della luna piena a rovinare lo spettacolo della notte delle stelle di San Lorenzo del 10 agosto, appuntamento fisso per tutti gli appassionati di astronomia, che potranno anche godere di un supplemento di show extra la notte dell’11 agosto.
Il picco massimo si avrà comunque, fanno sapere gli astronomi, tra le notti dell’11 e del 13 agosto. Il fenomeno dello sciame delle Perseidi (così sono chiamate le ‘lacrime di San Lorenzo’), registrato per la prima volta dai cinesi già dal 36 d.C., e successivamente da giapponesi, coreani ed europei, è generato dalle scie luminose prodotte dall’evaporazione nell’atmosfera di piccole particelle di detriti e roccia, che si trovano in abbondanza nello spazio intorno alla Terra, quando vengono rilasciate dalla cometa Swift-Tuttle al momento del suo passaggio vicino al nostro pianeta durante la sua orbita intorno al Sole.
La notte di San Lorenzo, che in realtà si è spostata dal 10 al 12 agosto, anche per via del calendario, non è però limitata a queste due notti, ma comincia alla fine di luglio e termina intorno al 22 agosto.
“La maggiore visibilità si avrà nella mattinata del 12, dunque in un momento non visibile da noi in Italia.
Perciò il picco massimo sarà nelle notti tra l’11 e 12 agosto e tra il 12 e 13 quando si potranno scorgere in cielo fino a un centinaio di meteore all’ora. Negli altri giorni il numero di stelle cadenti sarà decisamente minore, ma comunque superiore alle 5-10 meteore l’ora che si vedono nelle notti normali”.
A differenza dell’estate 2003, quest’anno lo spettacolo delle stelle cadenti non sarà disturbato dalla Luna piena.
“Le notti saranno serene e offriranno a tutti gli appassionati le condizioni ottimali per osservare ed esprimere desideri sotto la volta celeste. Inoltre, è possibile che ci sia un supplemento di show extra proprio nella notte dell’11, alle 23”.
Secondo alcuni astronomi infatti, proprio in quel momento ci saranno più stelle in cielo, visto che saranno visibili gli sciami di meteore del 1992 e del 1862 insieme.
“La Swift-Tuttle, la cometa che passa ogni 130 anni vicino al Sole e perde detriti dando origine al fenomeno delle stelle cadenti, ha subito nel suo penultimo passaggio del 1892 la perturbazione di Giove, il pianeta più grande del sistema solare. In base a questo fenomeno, che sarà visibile fino al 2006 e che l’anno scorso non si è visto per via della luna, sarà possibile ammirare alle 23 una quantità di stelle maggiore rispetto al solito”.
Se non si è esperti di costellazioni, per trovare Perseo basta cercare la caratteristica W di Cassiopeia, la sua vicina di cielo. Oltre allo sciame delle Perseidi, i più famosi sono quello delle Leonidi (17- 18 novembre) e delle Orionidi (intorno al 21 ottobre). “Quest’anno l’orbita terrestre incrocerà la nube un pò più tardi del solito, quindi il massimo degli avvistamenti di meteore si avrà più tardi. Le ore migliori per l’osservazione saranno quelle fra le due di notte e l’alba. Naturalmente è meglio recarsi in un luogo buio, lontano dalle luci della città e tenere presente che al nostro occhio occorrono una ventina di minuti per adattarsi bene al buio e distinguere luci anche deboli”.