A “Wrooom” convivono da anni fianco a fianco i simboli dell’Italia a due e a quattro ruote ma quest’anno c’è un Valentino Rossi in più che, con la sua esperienza al volante della Ferrari in Formula 1, rappresenta un ponte ideale, insieme al main sponsor Philip Morris, fra queste due realtà. “Con Valentino ci conosciamo da tanti anni ormai che non devo certamente sfruttare questa occasione per fargli il mio in bocca al lupo per questa nuova avventura” – ha detto Stefano Domenicali – “Ha davanti un obiettivo per lui molto importante, sia come pilota che come persona ed è giusto lasciarlo concentrato su questo, così come noi siamo concentrati sui nostri traguardi. Per noi sarà una grande gioia vederlo in pista il 3 luglio prossimo al Mugello, una nostra pista, nel Gran Premio d’Italia”.
Alonso e Massa, due piloti vincenti
Questo è il secondo anno della coppia ferrarista formata da Fernando Alonso e Felipe Massa e Stefano Domenicali ha grande fiducia nei suoi piloti. “Fernando ha dimostrato, soprattutto nella seconda parte dell’anno, il suo straordinario talento ma questa non è stata una sorpresa e da questa base ripartiremo nella nuova stagione” – ha detto Domenicali – “Quello che ci ha fatto grande piacere è stato vedere con quale velocità si sia integrato nella nostra squadra: il valore aggiunto che ci ha dato è stato eccezionale. Felipe ha avuto una stagione difficile ma sono straconvinto che saprà reagire nella migliore maniera, come sa fare lui. Del resto, è sempre stato sotto esame e ha sempre tirato fuori in queste circostanze delle energie che in tanti non gli attribuivano. E’ un grande professionista che è cresciuto insieme a noi e noi contiamo su di lui: me lo aspetto motivato al massimo. Noi vogliamo avere due piloti forti e vincenti: questa è la condizione per poter aspirare alla conquista di entrambi i titoli. Come sempre, non ci sono gerarchie ad inizio stagione: a determinarla sarà la pista”.
Qualcuno, tanto per non farsi sfuggire l’ennesima opportunità di riparlare di ordini di squadra, ha chiesto a Domenicali se, a posteriori, la scelta di Hockenheim era stata giusta: “Va premesso che non amo fare questo tipo di ragionamenti perché un conto è decidere sul momento, un altro è giudicare una scelta col senno di poi, a bocce ferme. Detto questo, credo che in Germania la squadra – intesa come management, tecnici e piloti – abbia compiuto la scelta migliore. Mi fa piacere vedere che, alla fine, sia stato abrogato il divieto di dare ordini di squadra: sono sempre esistiti ed è stata fatta solamente chiarezza andando nell’ottica di una maggior trasparenza. Se dovesse accadere qualcosa di pregiudizievole, ci sarebbe sempre l’articolo 151 del Regolamento Sportivo per porvi rimedio, come c’è sempre stato”.