L’edizione 2010, dedicata alla fortuna, ha festeggiato il decimo compleanno del festivalfilosofia con un pubblico numerosissimo, a prova di pioggia e di maltempo.
Franco Tazzioli, presidente del consiglio direttivo del Consorzio festivalfilosofia, esprime “piena soddisfazione per il successo della decima edizione della manifestazione; un successo di pubblico, ancora una volta numerosissimo, e di stampa: l’attenzione dei media nazionali e locali, mai così alta come quest’anno, a conferma della qualità e dell’importanza delle iniziative in cartellone. Questo risultato, che ha messo per tre giornate Modena, Carpi, Sassuolo al centro della vita culturale italiana è il miglior premio – conclude Tazzioli – per il grande lavoro espresso dal Consorzio e dai soci fondatori”.
Anche secondo Giorgio Pighi, sindaco di Modena e presidente del Consorzio festivalfilosofia, “la decima edizione del festivalfilosofia ha vissuto uno straordinario successo; decine di migliaia di persone di ogni età hanno affollato come non mai le piazze e i luoghi di incontro con i filosofi, confermando un bisogno ampio, reale e diffuso di condividere momenti alti di riflessione su temi importanti anche nella quotidianità delle persone. Il Consorzio del festival ha pienamente centrato l’obiettivo di consolidare e qualificare ancora di più un evento già importante sulla scena internazionale, anche grazie a collaborazioni e forme di partenariato stabilite con altre realtà europee, dando vita a nuove esperienze di festival simili nella formula e accomunati da analoga, straordinaria partecipazione.
E’ la testimonianza – prosegue Giorgio Pighi – di un interesse profondo per “orientamenti alti” nella sfera esistenziale, ideale, spirituale, anche come reazione ai disorientamenti di una società frenetica e consumista che sempre meno sa offrire occasioni di pensiero profondo. Per questo è necessario andare avanti ed allargare l’esperienza dei festival, coinvolgendo stabilmente altri partner in quella “rete europea” per cui stiamo lavorando e che auspico vivamente possa realizzarsi”.
I dati di festivalfilosofia 2010
Quasi 174.000 le presenze complessive (173.814 per l’esattezza), che mostrano un festival ancora in espansione (+ 10,70%) anche dopo la straordinaria crescita del 2009 (+22,1%). La proposta filosofica ha fatto perno sulle tradizionali lezioni magistrali (43), sulla sezione La lezione dei Classici (introdotta dall’edizione 2009) e sui dibattiti a più voci, per un totale di 53 incontri (erano stati 54 nel 2009) che hanno sommato 76.000 presenze (+ 4%).
I picchi di pubblico si sono registrati a Modena per la lezione di Gustavo Zagrebelsky (6.700 presenze, un record assoluto), a Carpi per Emanuele Severino e a Sassuolo per Massimo Cacciari. La crescita è stata rilevante soprattutto nella sede di Sassuolo che ha segnato un aumento del pubblico “filosofico” del 53,3%.
In netta crescita anche il programma creativo che ha rasentato le 94.000 presenze (93.912 per l’esattezza, pari a +11,8%). Tutto esaurito per le 35 iniziative del programma ragazzi (che hanno totalizzato 5.331 presenze, di cui quasi la metà nella sola Carpi), le 25 iniziative musicali e i 24 spettacoli dal vivo che hanno segnato la festa del decennale. La parte del leone è stata però giocata dalle iniziative espositive che hanno realizzato quasi la metà delle presenze (45.492, pari al 48%). Il picco più alto è stato registrato dalla mostra di Daido Morijama, realizzata all’Ex Ospedale Sant’Agostino da Fondazione Fotografia di FCRMO: oltre 8.000 presenze in tre giorni. Si segnala che quasi tutte le 33 mostre in programma hanno durata più lunga dei tre giorni dell’evento: per lo più un mese, ma in alcuni casi anche 4 o 5 mesi.
Il Tiratardi di sabato 18 si è svolto in alcune sedi sotto la pioggia, ma nessuna delle iniziative in programma è stata cancellata e l’afflusso di pubblico è stato continuo, di poco inferiore al 2009 (- 2,9%).
Si aggiungono a questi dati le affluenze rilevate nella sezione “aperto per festival”, che salda al programma ufficiale le aperture straordinarie di alcuni siti di eccellenza culturale del territorio come la Galleria Estense a Modena, il Museo al Deportato a Carpi e il Palazzo Ducale a Sassuolo. I dodici siti coinvolti hanno registrato 3.882 presenze a riprova di una felice sinergia tra l’evento e le sedi culturali permanenti.
Sul piano qualitativo, il dato più evidente è l’aumento del pubblico giovane e giovanissimo, in particolare di studenti. Il dato è fornito ancora una volta dalle richieste di “attestati di partecipazione”. Il servizio è rivolto soprattutto a insegnanti (ai fini dell’aggiornamento in servizio, quest’anno sancito anche da un formale Decreto, il DM 2.8.2010) e studenti (ai fini dei crediti scolastici) e viene attuato raccogliendo le firme a ogni iniziativa filosofica.
Quasi 4.000 i soli studenti medi che hanno chiesto l’attestato (3.962 per l’esattezza), la maggior parte dei quali accompagnati dai docenti, ma molti (516) venuti da soli. I dati complessivi forniti dalle richieste di attestato (4.995 in totale) segnalano un deciso incremento dell’interesse da parte del mondo della scuola (+28,2%), con un picco anche per la presenza di insegnanti (739, pari a + 55%). Quanto agli istituti di provenienza, la parte del leone è stata giocata dai licei scientifici (14) e classici (11), ma è rilevante anche la presenza di istituti tecnici (6), che equiparano i licei socio-pedagogici.
L’incrocio dei dati forniti dalle richieste di attestato e di borsa di studio fornisce inoltre una base significativa per rilevare le provenienze del pubblico: il 53% proviene dalla Regione Emilia-Romagna; il restante 47% da fuori regione (21% dal Nord, 19% dal Centro, 7% dal Sud e dalle isole, Sicilia in testa), a riconferma del carattere “nazionale” dell’evento.
L’interesse per il contenuto culturale dell’edizione è confermato anche dall’attenzione altissima dei media: la stampa nazionale ha ospitato 20 anticipazioni delle lezioni magistrali (erano state 12 nel 2009) e 25 interviste ai protagonisti. I servizi nelle reti televisive nazionali e regionali sono passati da 7 a 12, con la presenza qualificante del TG1, del TG2 (dossier storie) e del TG3 nazionale. Venticinque le interviste radiofoniche nazionali (erano state 18 nel 2009), cui si aggiungono tre giorni di diretta di Rai Radio 3 Fahrenheit (con ulteriori 31 interviste ai protagonisti)
In grande crescita gli accrediti: 401 giornalisti (+ 46,5% rispetto al 2009 ) in rappresentanza di 329 testate (+ 85%). Da sottolineare soprattutto la crescita esponenziale delle testate web che passano da 29 a 144. Il dato è interessante soprattutto alla luce dell’investimento crescente del Consorzio su questa modalità di comunicazione, confermata anche nella diretta web dalla Sala stampa (7 ore al giorno), esperimento pilota dell’edizione, che ha registrato fino a 300 connessioni contemporanee.
Questi dati di pubblico e di interesse hanno sostenuto anche uno speciale “effetto città”.
Confermando la scelta caratterizzante dello spazio pubblico, il festival ha continuato a privilegiare le piazze storiche come sedi delle lezioni magistrali. A Modena, molto efficace è risultata la nuova collocazione della tendostruttura in Piazza XX settembre, attigua a Piazza Grande e in circuito virtuoso, via fibra ottica, anche con la Chiesa di San Carlo. La sede di Carpi, che gode di tre piazze di eccezionale rilievo, ha esteso le lezioni anche al cortile della Biblioteca Loria. Per Sassuolo, a seguito delle ottime performance del 2009 e del 2010, la scelta di Piazza Garibaldi come sede delle lezioni può dirsi definitivamente acquisita.
Per il programma creativo, in tutte le sedi il festival ha teso a concentrare le iniziative in pochi grandi contenitori storici plurifunzionali, anche nell’intento di ridurre gli oneri – già molto elevati – per allestimenti.
A Modena hanno funzionato a pieno ritmo e a flusso continuo il Palazzo Santa Margherita (che ha sommato 9.000 presenze), l’Ex-Ospedale Sant’Agostino (con un record di 19.000 presenze) e il Palazzo dei Musei che per la prima volta ha visto coinvolti 6 dei 7 Istituti culturali qui collocati, registrando oltre 7.000 presenze e confermando il dialogo positivo tra i due grandi contenitori “estensi” che andranno a costituire il nuovo “polo culturale” modenese. A Carpi ha funzionato a pieno regime il Palazzo dei Pio con 18 iniziative e oltre 9.200 presenze, così come a Sassuolo il Palazzo Ducale, pienamente riconquistato al festival, che vi ha collocato 18 iniziative (con oltre 7.000 presenze).
Molto significativi anche i dati relativi al coinvolgimento del territorio e alla promozione dei centri storici, che confermano il festivalfilosofia come una delle più importanti iniziative di marketing territoriale per le città interessate, con un impatto economico di rilievo.
Una particolare attenzione è stata dedicata alla mobilità: rinnovata la collaborazione FER- Ferrovie Emilia Romagna, è stato possibile realizzare 14 corse aggiuntive tra venerdì e sabato sera e la domenica (erano 11 nel 2009); rinnovata ed estesa anche la proposta del Trenino circolare all’interno del centro storico di Modena (in collaborazione con Modenamoremio) che ha ottenuto un consenso crescente da parte del pubblico (3.500 passeggeri a fronte dei 3.000 del 2009).
La promozione del commercio nei centri storici è stata felice soprattutto a Modena, dove, in collaborazione con Modenamoremio, l’apertura domenicale dei negozi ha raggiunto il 50% in Via Emilia (a fronte del 40% nel 2009) e il 30% nelle vie secondarie; ottima ovunque la collaborazione con bar e caffè, che hanno spesso osservato l’apertura anche il sabato sera.
Centrale la collaborazione coi librai, per i quali sono state promosse le bancarelle nelle piazze filosofiche delle tre città e, a Modena, la Piccola fiera del libro filosofico presso il chiostro del Palazzo Santa Margherita. Quattordici i librai coinvolti (erano 10 nel 2009), che hanno testimoniato un aumento dei visitatori e una buona tenuta delle vendite.
La cucina filosofica di Tullio Gregory, attivata fin dalla prima edizione, costituisce una delle iniziative di marketing più riuscite. Nel 2010 ha coinvolto complessivamente 70 ristoranti ed enoteche (+20 rispetto al 2009, pari a + 40%) che hanno esteso l’offerta di cucina tradizionale per un pubblico in gran parte fidelizzato. Crescente soprattutto il gradimento per il “menu sommelier” – composto di salumi tipici e lambruschi d.o.c. – riservato a enoteche e osterie. Altissimo il gradimento dei gestori, in tutte e tre le sedi, con un’affluenza in crescita rispetto all’edizione precedente e servizio ai limiti della ricettività.
Consolidata anche la collaborazione col Mercato Albinelli, che ha osservato aperture straordinarie, anche serali e festive, e ha allestito all’esterno 50 tavoli e 250 sedie per il consumo della razionsufficiente, il cestino-pasto di prodotti tipici a 4,50 Euro ideato dal festival (oltre 2.500 cestini venduti, +19% rispetto al 2009). Il Mercato Albinelli segnala anche un aumento di vendita di tutti i prodotti tipici, dal parmigiano all’aceto, dal prosciutto di Modena ai tortellini. La razionsufficiente ha avuto un andamento in lieve crescita a Carpi (457 a fronte di 450), discendente invece a Sassuolo (360 a fronte di 521), dove il numero degli esercenti coinvolti è stato minore che nell’edizione 2009.
L’ospitalità e i servizi alberghieri (tutti segnalati sul sito con dati analitici e aggiornati) sono curati dal festival in modo capillare e gestiti in collaborazione con lo IAT e Modenatur, che ha riproposto il pacchetto Viaggi@MO.
I dati disponibili confermano che nei centri storici la capacità di accoglienza degli hotel è stata esaurita. Ottime anche le performance per molti hotel fuori centro, soprattutto per l’accoglienza di gruppi (anche con bici al seguito); completi gli ostelli, i bed & breakfast e gli agriturismo prossimi alle tre città.