Vacanze calde sul fronte dei carburanti. Nel mese di maggio, infatti, il prezzo medio è aumentato del 9,76% rispetto a un anno prima e nei primi cinque mesi dell’anno l’incremento è stato pari addirittura all’11,73%. Aumenti che nei primi giorni di giugno sono cominciati a rientrare lievemente, anche se la verde rimane stabilmente sopra quota 1,150.
E che gli italiani in partenza troveranno anche all’estero, dove l’impennata del prezzo del petrolio non ha risparmiato nessuno, portando la media dell’Ue a 15 a 1,072 euro al litro. A fare i calcoli, dopo le polemiche dei giorni scorsi tra Istat e consumatori, sono proprio i distributori aderenti alla Confesercenti. Secondo il consueto rapporto mensile del Centro studi Faib-Aisa, il prezzo medio della verde sulle strade ordinarie, a maggio di quest’anno, è stato pari a 1,150 euro al litro (con un picco massimo di 1,169 e uno minimo di 1,125): nello stesso mese del 2003, invece, per un litro di benzina gli italiani spendevano in media 1,047 euro (la forchetta era in quel caso tra 1,062 e 1,039 euro al litro). Ma non solo: nei primi cinque mesi dell’anno l’aumento è stato di quasi il 12%, con un prezzo medio alla pompa pari a 1,100 euro al litro. Il massimo è stato toccato proprio a maggio (1,169), mentre il minimo è stato di 1,046. Le impennate hanno coinvolto anche il gasolio, che a maggio ha viaggiato su un prezzo medio pari a 0,943 euro (il 6,28% in più su maggio 2003). Nei primi cinque mesi, l’aumento è stato dell’8,35%, con un prezzo medio appena superiore ai 90 centesimi (0,908).
Con questi prezzi era facile prevedere un calo dei consumi di benzina, che infatti si è puntualmente verificato. Le vendite totali di verde, nel maggio scorso, sono state pari a 1.224.000 tonnellate, contro 1.337.000 dello stesso mese dell’anno precedente (-8,45%).
Il gasolio, invece, nonostante aumenti di prezzo non indifferenti, ha continuato indisturbato la sua ascesa, con consumi in crescita del 3,65%. In estate, tuttavia, è difficile lasciare a casa l’automobile e i consumi dovrebbero quindi, come tradizione, ripartire.
E chi sceglierà di andare all’estero troverà brutte sorprese anche lì. La volata del greggio, infatti, ha inciso sul prezzo dei carburanti in tutta Europa, portando la verde a sfiorare, nel mese di maggio, gli 1,3 euro in Olanda (1,295) e a superare gli 1,2 nel Regno Unito (1,205). La terza in classifica é invece la Germania, dove per un litro di benzina si spendevano a maggio 1,182 euro. L’Italia, sesta, è preceduta anche da Finlandia e Danimarca.