E’ stata una prima giornata piuttosto tribolata per la Scuderia Ferrari Marlboro sotto le luci artificiali del tracciato di Marina Bay a Singapore. La prima sessione di prove libere si è disputata su una pista ancora umida per la pioggia caduta a metà pomeriggio, il che ha reso difficoltoso lo svolgimento del programma previsto, incentrato sulla valutazione di diverse configurazioni aerodinamiche della F10.
La seconda è stata caratterizzata dal guasto che ha costretto Fernando Alonso a fermarsi nella via di fuga della curva 18 e che gli ha quindi impedito di completare quanto era nel suo piano di lavoro.
“Nonostante le difficoltà odierne siamo comunque riusciti a raccogliere una sufficiente quantità di dati che ora sono al vaglio dei nostri tecnici per decidere l’assetto delle monoposto per la qualifica e la gara” – ha detto Stefano Domenicali – “I risultati del venerdì sono sempre difficili da valutare e questa giornata non fa eccezione. Per quel poco che si è potuto vedere, c’è una Red Bull molto forte, come del resto ci si poteva attendere, ma possiamo dire la nostra. Detto questo, è chiaro che dovremo essere perfetti se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi, a partire dalle qualifiche di domani”.
Felipe Massa: “Abbiamo fatto tanti giri per provare differenti configurazioni della monoposto, in particolare confrontandone le prestazione con e senza l’ala posteriore soffiata. Non sono particolarmente soddisfatto del bilanciamento della vettura e anche questo è un motivo per cui abbiamo girato più a lungo nella prima sessione, anche quando le condizioni della pista non erano ideali. Con le gomme morbide in particolare, avevo un po’ troppo sovrasterzo. C’è tanto da lavorare ma penso che potremo comunque essere competitivi, anche rispetto ad una Red Bull che sembra andare molto forte. La pista era molto scivolosa quando era ancora umida, in particolare sui cordoli e nella parte che è stata recentemente riasfaltata. Le gomme dure ci mettono un po’ ad andare in temperatura, un problema che non si verifica con le morbide che, probabilmente, hanno un degrado più significativo.”
Fernando Alonso: “Ho frenato un po’ tardi alla curva 18 e sono finito nella via di fuga: ho inserito la retromarcia ma, quando ho messo la prima per ripartire, la macchina si è spenta. Peccato, perché ho perso gli ultimi venti minuti della sessione, quelli in cui avrei girato con tanta benzina a bordo. Nel debriefing i tecnici mi hanno detto che si è rotto un componente sperimentale nel cambio: sono cose che possono succedere il venerdì quando si fanno tante prove, anche in vista della stagione successiva. I nostri tempi settore per settore non mi sembravano malaccio, anzi direi che erano abbastanza competitivi, anche rispetto ai nostri principali avversari. Abbiamo provato la macchina con e senza l’ala posteriore soffiata e a me la prima soluzione sembra migliore ma dovremo analizzare attentamente i dati prima di prendere una decisione definitiva. Le gomme dure si sono dimostrate costanti e le morbide davano più aderenza rispetto alle aspettative. Stamattina non ho girato molto perché la pista non era abbastanza asciutta per usare le gomme slick mentre le intermedie si sarebbero distrutte velocemente”.
Chris Dyer: “Una giornata piuttosto difficile dal punto di vista dell’attuazione del programma definito per le due sessioni di prove libere. Nella prima le condizioni della pista non erano né carne né pesce: l’asfalto umido impediva di usare le gomme da asciutto senza prendere rischi ma non era sufficientemente bagnato per girare al meglio con le intermedie. Nella seconda sessione non siamo riusciti a completare il programma previsto con Fernando perché c’è stato il cedimento di un componente sperimentale nel cambio, verificatosi quando era uscito di pista alla curva 18: ora dovremo analizzare attentamente il pezzo per capire cosa abbia determinato la rottura. Abbiamo provato diverse nuove soluzioni aerodinamiche, confrontando anche il comportamento della vettura con e senza l’ala posteriore soffiata: sta a noi tecnici decidere questa notte insieme ai piloti quale sia la configurazione migliore per la qualifica e la gara. Da un punto di vista della prestazione, la F10 sembra essere abbastanza competitiva su questo tracciato, anche se è difficile trarre delle conclusioni definitive, soprattutto se si considera lo svolgimento delle due sessioni. Penso che il confronto fra le prime tre squadre sia comunque molto serrato e che potremo lottare per le prime file”.