“Dopo averci detto, alcuni mesi fa, che non c’è nessuna possibilità di ridurre i tempi di percorrenza, che c’è il rischio di soppressione delle corse e di non vedere in tempi brevi sulla linea i convogli elettrici meno inquinanti e più confortevoli promessi da 10 anni, l’Assessore regionale ai trasporti Peri ha fatto sparire anche il treno diesel presentato nell’ultima campagna elettorale?”.
Lo ha chiesto in una nuova interrogazione il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni sui continui disservizi registrati sulla linea ferroviaria Bologna-Vignola che unisce le province di Modena e Bologna.
“Gli assessori PD Peri e Muzzarelli ci avevano ripetutamente promesso sia la messa in servizio di nuovi treni elettrici e, in attesa di potere sostituire gli inquinanti e vecchi convogli, l’entrata in servizio di nuovi treni diesel. Oggi riscontriamo nuovamente che non ci sono né gli uni né gli altri. La beffa è che nessuno ha più visto nemmeno il treno diesel che strumentalmente era stato esposto per alcuni giorni sul terzo binario della stazione di Bazzano, guarda caso alla vigilia delle scorse elezioni regionali e di cui l’Assessore Muzzarelli aveva annunciato l’imminente entrata in funzione. Come al solito solo e pura propaganda.
A fare le spese del disastro regionale sulla linea Vignola Bologna sono sempre i pendolari, costretti ad utilizzare una ferrovia, che nonostante gli enormi investimenti, rimane con standard da terzo mondo.
“Da dieci anni l’Assessore Peri continua ad promettere un miglioramento della linea che ancora non c’è. Da anni la giunta regionale annuncia l’arrivo di treni elettrici più moderni e confortevoli dei vecchi ed inquinanti convogli diesel che circolano sulla linea. Da anni in Regione promettono l’elettrificazione della linea oggi ancora parziale ed incompleta.
Il rilancio della ferroviaria Vignola-Bologna era già otto anni fa un obiettivo prioritario di Errani e dell’Assessore Peri. Oggi siamo ancora all’anno zero. Peri e Muzzarelli ammettano il proprio fallimento e spieghino quanto dovranno ancora aspettare i cittadini per avere un servizio degno di questo nome”.