“Frequento tanti convegni e festival in tutto il mondo, ma nessuno è come quello di Modena”. Così il sociologo Zygmunt Bauman, docente all’Università di Leeds, in Inghilterra, e teorico della postmodernità, ha risposto ad una domanda che il sindaco Giorgio Pighi gli ha rivolto questa mattina sulla manifestazione dedicata alla filosofia, nel corso di un incontro in Municipio al quale hanno partecipato anche l’antropologo francese Marc Augé e il filosofo Remo Bodei, ospiti della decima edizione del Festival.
“Qui, oltre alla qualità eccellente dei relatori – ha detto Bauman – colpisce e cattura lo spirito che si respira nelle piazze e nelle strade. Uno spirito positivo che se potesse trasmettersi all’Italia e all’Europa darebbe un grande valore aggiunto. Sono venuto diverse volte, anche se per pochi giorni, e il mio rapporto con Modena è davvero bello”, ha aggiunto il sociologo. ricordando che all’Università di Leeds è stata elaborata l’idea di “relazione speciale”, in particolare per i rapporti tra Stati uniti d’America e Gran Bretagna. “Scherzando uso dire che il rapporto speciale è tra Modena e Bauman, anzi, tra Modena e i Bauman, perché anche mia moglie Janina, scomparsa purtroppo da alcuni mesi, amava molto questa città”, ha aggiunto il sociologo. “Nel suo libro dal titolo ‘Un sogno di appartenenza’ aveva scritto che ognuno di noi non dovrebbe sentire di appartenere a un solo luogo, ma a più di uno. E citava proprio Modena come esempio positivo di luogo accogliente dove trovare una nuova appartenenza”.