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Alimentare: Coldiretti, bene etichetta provenienza pomodoro

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“La scelta di trasparenza verso il consumatore, con l’indicazione obbligatoria della provenienza del pomodoro utilizzato per fare la passata, è una
decisione importante per gli imprenditori agricoli dell’Emilia Romagna, che sono tra i maggiori produttori nazionali di pomodoro”.

E’ il commento del presidente di Coldiretti Emilia
Romagna, Mauro Tonello, sulla proposta di decreto legge presentata ieri al tavolo agroalimentare dal ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno.

Le aziende agricole emiliano-romagnole, con
1.696.770 tonnellate (produzione 2003) di pomodoro fresco, per un valore di 144 milioni di Euro – scrive Coldiretti in un comunicato stampa – sono quelle che maggiormente hanno risentito
in Italia delle importazioni di pomodoro in scatola dalla Cina, che nel 2003 hanno raggiunto le 120 mila tonnellate, con una aumento del 10% sull’anno precedente.

“La proposta del ministro
Alemanno di riservare la denominazione di ‘passata di pomodoro’ solo al prodotto ottenuto dalla spremitura diretta del pomodoro fresco – ha commentato Tonello – contribuisce a far chiarezza
nei confronti dei cittadini su ciò che mettono a tavola, senza il rischio di acquistare prodotti creduti italiani, provenienti da produzioni di altri paesi”.

Molto positivo anche il commento di Coldiretti Emilia Romagna sulla proposta del ministro Alemanno, che prevede l’etichettatura obbligatoria della provenienza del latte fresco italiano e la decisione di riservare la dicitura di “fresco”
solo al prodotto pastorizzato e a quello di alta qualità, mentre al latte microfiltrato sarà assegnata la dicitura “latte alimentare”.