L’industria modenese aggancia la ripresa intrernazionale. Lo dice l’indagine congiunturale della Camera di Commercio di Modena sull’industria manifatturiera riferita al primo trimestre del 2004, realizzata su un campione di imprese statisticamente significativo.
L’indagine evidenzia un aumento della produzione (+2,9% – dato provvisorio – rispetto al medesimo trimestre del 2003), degli ordinativi (+ 1,7% sul mercato interno e + 4,4% sul mercato estero) e del fatturato (+3,2%). Risulta, invece, sempre scarsa la redditività.
Il Presidente della Camera di Commercio, Alberto Mantovani, commenta: “I dati positivi sono la conferma che era fondata la nostra fiducia nella capacità dell’economia modenese di agguantare la ripresa in essere a livello mondiale. Occorre comunque non abbassare la guardia sui fattori della competitività”.
In questa prima parte dell’anno sono diversi gli indicatori congiunturali dell’industria modenese che hanno mostrato segnali di miglioramento. Produzione, fatturato, ordini ed esportazioni sono risultate nel complesso tutte variabili in crescita. La principale eccezione è rappresentata dall’occupazione (-1,6%), la cui dinamica, invece, continua a conservare nel manifatturiero un andamento complessivamente ancora negativo.
Sulla scia di un’economia internazionale in rapida crescita, il rafforzamento dell’attività produttiva delle imprese modenesi sta beneficiando soprattutto della ripresa delle vendite all’estero. L’apprezzamento dell’euro sul dollaro non ha mancato di manifestare i propri effetti sulle esportazioni dirette fuori dall’Europa, tuttavia l’impatto risulta essere meno forte delle attese e, in ogni modo, tende ad essere compensato dagli aumenti che si stanno registrando negli scambi infra-Ue.
Con riferimento ai principali settori d’attività dell’industria modenese la dinamica congiunturale delle imprese risulta migliore soprattutto per la meccanica (+7,4%) il cui ciclo è influenzato dalla ripresa degli investimenti sul mercato europeo. Su buoni livelli anche l’attività produttiva dei comparti relativi al biomedicale (4,3%), ai mezzi di trasporto (19,2%) e all’alimentare (+6,2%). Più incerta la situazione dei settori legati ai beni di consumo più tradizionali del made in Modena e in particolare della ceramica (-3,2%) e del tessile (-15,4%) abbigliamento (-0,4%).
A frenare la ripresa di questi comparti contribuiscono, da un lato, la loro maggiore esposizione alla concorrenza internazionale proveniente dai paesi in via di sviluppo e, dall’altro, il ristagno dei consumi delle famiglie. L’uscita dalla lunga fase di ristagno economico non può dirsi comunque del tutto conclusa. Sono diversi i fattori che inducono ancora ad un certa cautela, fra i quali l’effetto dell’apprezzamento dell’euro che sta in parte comprimendo i margini delle imprese.