E’ possibile visitare fino al 15 agosto a Reggio Emilia allo Spazio Gerra AW1, la mostra che ha inaugurato la nascita del progetto ANT WORK. Giovani produzioni in rete tra Modena, Reggio Emilia, Parma. L’esposizione, promossa da Comune di Reggio Emilia, con il contributo di Fondazione Manodori, presenta i nuovi progetti di 18 giovani artisti, originari o attivi nelle tre città emiliane. Si tratta di Pietro Anceschi, Elena Ascari, Simone Fazio, Valentina Ferrari, Riccardo Freddi, James Kalinda, Andrea Mazzola, Guido Meschiari, Angelica Porrari, Manuel Portioli, Laura Renna, Ingrid Russo, Mattia Scappini, Signora K, Marco Spaggiari, Airin Toscani, Federico Vecchi, Marco Zanella.
Le opere in mostra testimoniano della diversità espressiva nell’attuale giovane scena artistica emiliana e dell’uso libero e maturo di diversi strumenti espressivi. In comune esse hanno il fatto di essere tutte opere recenti, spesso inedite, di artisti al di sotto dei 35 anni, alcuni dei quali agli esordi, altri invece che hanno già ottenuto riconoscimenti a livello nazionale.
Una parte importante della collettiva è riservata alla scultura e all’installazione: ad accogliere il visitatore già in esterno è la foto-scultura L’angolo degli oratori di Mattia Scappini, un montaggio labirintico e concettuale di immagini tratte da una scultura ambientata. Si passa poi all’installazione di Elena Ascari Campi d’attrazione, che con il suo gioco di specchi dilata lo spazio espositivo e moltiplica i piani narrativi delle opere che la circondano. A Laura Renna e ai suoi preziosi tappeti realizzati con enormi corde e intrecciati richiamando le tecniche tradizionali del ricamo e dell’unicinetto, è riservato lo spazio dell’ultimo piano, accanto ai minuscoli Assemblages di Federico Vecchi che raccoglie e assembla nelle sue cornici-teche materiali poveri e di scarto. Più realistici ma molto efficaci nel loro essere immediati e in un certo senso tautologici sono i Ratti di Valentina Ferrari e l’arte industriale di Andrea Mazzola, con Handle with care, cui l’artista accosta alle tele dal titolo Container 1 una serie di bidoni di petrolio dipinti. La pittura è rappresentata da un interessante gruppo di artisti: Simone Fazio propone quaranta ritratti senza titolo che rimandano al mezzo fotografico; Pietro Anceschi realizza un’opera che gioca con le prospettive coinvolgendo lo spettatore in un’illusione ottica; Manuel Portioli invece si diletta liberamente a trattare con diverse tecniche e differenti punti di vista il mondo degli insetti. Infine la sezione di pittura si chiude con i trittici di Riccardo Freddi e di Marco Spaggiari e con le incisioni più informali di Airin Toscani. Si passa poi all’illustrazione con l’imponente opera Karcassesdeerdiorama di James Kalinda, le miniature di Signora K, costituite da collage di disegni su carte da parati, alla carta da parati vera e propria disegnata da Ingrid Russo, cui l’artista accompagna bambole di pezza da lei realizzate. I nuovi media, che trovano già ampio spazio nei dieci eventi serali distribuiti sulle tre città emiliane, sono rappresentati dalla serie di cinque lavori di video-arte di Angelica Porrari che rientrano nel suo più generale progetto Gloves Stories, dalle fotografie di Marco Zanella e dal recente lavoro di Guido Meschiari, Beautiful Agony, una riflessione sul potere allusivo della fotografia, costituita da una serie di ingrandimenti fotografici di primi piani di video, che l’artista ha isolato e scaricato dall’omonimo sito internet.
La mostra sarà aperta fino a domenica 15 agosto. Orari: da martedì a domenica dalle 19.00 alle 24.00; chiuso lunedì – Ingresso libero
Per informazioni: tel. 0522 455716 e 0522 456786. Web: www.spaziogerra.it, info@spaziogerra.it