C’era anche un ragazzino italiano
di diciassette anni coinvolto nel giro di spacciatori
nordafricani messo a nudo dalla Guardia di Finanza di Modena con
un’operazione che si è conclusa con l’arresto di dodici
persone e la denuncia di altre sei.
Le indagini sono partite sei mesi fa, proprio dalla
perquisizione del ragazzo, fermato alla stazione di Modena con
49 pasticche di ecstasy. Pastiglie che, hanno accertato poi gli
investigatori, il minorenne modenese (che vive ancora con la sua
famiglia) avrebbe dovuto consegnare ad un altro membro della
banda sulla Riviera romagnola.
I militari hanno così ricostruito l’ organigramma della gang
composta prevalentemente da marocchini, ma anche da persone
originarie di altre nazioni del maghreb. A capo della banda, per
gli investigatori, c’era un marocchino talmente appassionato di
calcio da utilizzare, come nome di battaglia, lo pseudonimo di
‘Trezeguet’. I gruppo si era specializzato nello spaccio a
Modena, ma anche in alcune città della provincia come
Maranello, Vignola, e Castelfranco.
Nel corso dell’ operazione ‘Bad Boys’ le Fiamme Gialle hanno
sequestrato complessivamente 1.475 grammi di cocaina, 1.191 di
eroina, 71 pasticche di ecstasy, circa 10.000 euro in contanti e
diverso materiale per il confezionamento delle dosi. L’ indagine
é stata coordinata dal sostituto della procura dei minorenni di
Bologna, Marco D’Orazi. Il ragazzino ora è stato affidato ai
servizi sociali e si trova in una struttura protetta. Secondo la
Guardia di Finanza, “ha reagito positivamente alla vicenda
penale, assumendo consapevolezza del reato commesso”.