E’ un gradito ritorno quello in programma lunedì 26 luglio al Cinema Gran Reno per la rassegna “Accadde domani”: per raccontare i tanti aneddoti di quarant’anni di cinema e presentare la sua ultima fatica, Il figlio più piccolo, all’arena estiva dello Shopville di Casalecchio arriva infatti il maestro Pupi Avati, già ospite della scorsa stagione in una delle serate di maggiore successo.
Quarantunesimo tassello di un percorso iniziato nel 1968 con il grottesco e proseguito fra horror, dramma, commedie e colossal che hanno segnato la storia del cinema italiano, Il figlio più piccolo è lo spietato ritratto di una famiglia italiana, che diventa specchio di un paese arraffone e decadente. “E’ una storia molto dura – spiega Pupi Avati -, incentrata sul denaro e sulla ricerca del successo a qualsiasi costo. Non a caso è ambientata in Emilia, dove una persona conta per quello che ha”.
Il film (diventato anche un libro edito da Garzanti) prende avvio 16 anni fa a Bologna in coincidenza di un matrimonio e di una separazione: Luciano Baietti (Christian De Sica) e Fiamma (Laura Morante), già genitori di due bambini di pochi anni, si lasciano infatti poco dopo essersi sposati. O, meglio, è lui a fuggire, accompagnato da un ambiguo personaggio (Sergio Bollino, un finanziere senza scrupoli interpretato da Luca Zingaretti) e con un mazzo di documenti sotto braccio, quelli con cui la sposa gli ha intestato tutti i suoi beni.
Anni dopo, i due bimbi sono cresciuti: il maggiore, Paolo Baietti (Marcello Maietta), lavora in un locale del centro di Bologna e odia quel padre scomparso nel nulla; Baldo (Nicola Nocella) è un ragazzo buono e generoso, che studia cinema e vive modestamente con la mamma e con una percussionista americana neohippy. Nel frattempo, nella campagna laziale, Luciano se la gode nella sua lussuosissima villa comprata con i soldi dell’ex moglie ed è diventato presidente di una holding che vive di raccomandazioni e loschi traffici. Ma la sua situazione all’improvviso precipita e servirebbe un prestanome su cui scaricare la responsabilità delle operazioni più spudorate. Qualcuno che non possa dire di no, un ingenuotto facile da raggirare, magari facendo appello a improbabili ragioni del cuore. Quel qualcuno sarà Baldo, il figlio dimenticato, il figlio più piccolo.
“Questo film conclude una trilogia sulla figura paterna – continua Avati -. Dopo La cena per farli conoscere dove raccontavo di un padre inadempiente che solo nel momento del bisogno si rammenta delle tre figlie, con Il papà di Giovanna ho posto al centro del racconto un padre fin troppo presente, tuttavia ignaro della psicopatia nella quale sta precipitando la figlia. Questo terzo genitore, il protagonista di Il figlio più piccolo, è senza alcun dubbio il peggiore dei tre. Si rammenta di avere un figlio solo per biechi motivi di interesse, per salvarsi, addossandogli i suoi tanti problemi con la giustizia e con il fisco”.
Lo spettacolo ha inizio alle ore 21.45 (apertura cassa ore 21.00). Il prezzo del biglietto è di 5 euro l’intero, 3 euro il ridotto per bambini e anziani. Tutti i giorni dalle ore 19 alle 21, presso lo stand allestito all’interno della galleria commerciale, è possibile ritirare – fino a esaurimento – 50 ingressi omaggio per gli over 60 e uno speciale coupon offerto dallo Shopville Gran Reno che darà diritto a uno sconto di 2 euro sul prezzo del biglietto. Biglietto omaggio anche per chi si iscrive al nuovo sito dello Shopville Gran Reno (www.granreno.it). Inoltre, presentando il biglietto del cinema presso alcuni esercizi ristorativi, allo Shopville si può cenare a prezzi scontati.
A disposizione del pubblico un bar all’interno dell’arena e il parcheggio del centro commerciale.