Sono oltre 70 le microdiscariche abusive individuate sul territorio modenese nel 2003. Il dato è contenuto nel rapporto annuale dei controlli ambientali presentato dalla Provincia di Modena, l’ente che coordina l’attività di un piccolo esercito di oltre 400 ecocontrolli, composto da tecnici dell’Arpa, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia provinciale, Polizia municipale, Guardie ecologiche volontarie e Guardia di Finanza.
Anche se rimane rilevante, il fenomeno dell’abbandono di rifiuti risulta in sensibile calo rispetto al 2002 quando furono scoperte 121 microdiscariche abusive.
Complessivamente i sopralluoghi ambientali nel 2003 sono stati oltre 1800, eseguiti in gran parte sulla base di piani di lavoro concordati dalla Provincia con Arpa, Polizia provinciale e Gev, oppure su autonoma iniziativa degli altri soggetti. L’obiettivo comune è mantenere un presidio costante sulle situazioni più a rischio. Tra queste gli scarichi di acque reflue industriali e fognarie urbane, la gestione dei rifiuti, dei fanghi biologici, dei liquami zootecnici e le emissioni in atmosfera.
Questa attività di controllo ha prodotto in un anno oltre cento informative di reato (circa 40 per abbandono di rifiuti e oltre 50 per emissioni industriali in atmosfera non conformi) e 236 sanzioni amministrative dovute, soprattutto, a documenti mal compilati o prescrizioni non rispettate completamente.
Secondo i tecnici dell’ufficio Controlli ambientali della Provincia nella grande maggioranza dei casi i controlli hanno evidenziato il sostanziale rispetto delle norme ambientali e l’assenza di casi eclatanti con gravi ripercussioni per l’ambiente.
Anche i cittadini hanno collaborato a presidiare il territorio. Al numero verde 800 841050 della Giap (Guardia igienica ambientale permanente) sono arrivate 118 segnalazioni di cui 36 per cattivi odori derivanti spesso da emissioni in atmosfera e 35 per scarichi sospetti in fiumi e torrenti. Attivo negli orari extralavorativi e festivi, il servizio è gestito dagli addetti di “Modena Soccorso” che smistano la chiamata all’Arpa cioè agli operatori della guardia ambientale pronti ad intervenire per effettuare sopralluoghi, accertare le eventuali responsabilità e mobilitare tutti gli interventi necessari.
Grazie a questo strumento anche lo scorso anno si sono potuti evitare danni maggiori e rischi anche gravi per le risorse ambientali e la salute dei cittadini.