Dagli Appennini al Pentagono: è il percorso compiuto da John Betti, figlio di emigranti di Maserno di Montese che è arrivato a ricoprire negli Stati Uniti incarichi di governo, come sottosegretario alla Difesa nominato da George W. Bush. A John Betti, ingegnere di 79 anni che ha svolto nella sua carriera anche importanti incarichi nel settore automobilistico, il Comune di Montese conferisce sabato 24 luglio la cittadinanza onoraria nel corso di un Consiglio comunale straordinario in programma, dalle 15, nel Museo storico allestito nella Rocca medievale del XII secolo.
La manifestazione ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Consulta emiliano romagnoli nel mondo e della Provincia di Modena.
«Mister John Betti può essere considerato il simbolo del riscatto dei nostri emigranti» sottolinea il sindaco Luciana Mazza nel motivare la cittadinanza onoraria conferita «per l’esempio di una vita ispirata ai fondamentali valori umani e per il prestigio conseguito attraverso gli studi, il lavoro e l’impegno. E’ un segno di gratitudine di Montese verso un uomo che non ha mai dimenticato le proprie radici, che ha dato prestigio alla nostra terra, per ricordare i suoi genitori, i suoi famigliari e le migliaia di emigranti che nel corso di oltre un secolo sono stati costretti a lasciare questi nostri monti alla ricerca di un futuro migliore».
Per il vice presidente della Provincia Mario Galli «è importante non dimenticare i sacrifici compiuti dai nostri emigranti, le loro speranze e le amarezze che hanno dovuto sopportare, ma è significativo potere celebrare un esempio di riscatto e di successo, soprattutto quando, come lo stesso John Betti ha più volte affermato, i valori che lo hanno guidato sono quelli legati alle sue radici, come la caparbietà, la tenacia e l’intraprendenza».
In occasione del conferimento della cittadinanza onoraria, il Gruppo culturale Il Trebbo di Montese ha edito il libro “Un montesino al Pentagono. La storia di John Betti, figlio di emigranti di Maserno di Montese, sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti d’America”, con testi e intervista di Walter Bellisi e traduzione di Greta Leoni. Al termine del Consiglio comunale è prevista, alle 18, l’inaugurazione della mostra “Impressioni” di Marisa Mecagni e Walter Bellisi nella sala mostre dell’ex ghiacciaia, con accompagnamento musicale delle bande Verdi di Fognano e Manzini di Montese che si esibiscono in concerto anche alle 20,30.
Figlio di emigranti è stato sottosegretario Usa
L’ingegnere John Betti, figlio di emigranti che lasciarono Maserno di Montese agli inizi del Novecento per farsi una vita migliore negli Stati Uniti d’America (Luigi Betti, detto Michele, e Ida Dallari), ha ricoperto importanti incarichi nel settore automobilistico statunitense e nell’amministrazione pubblica.
Ha iniziato la sua carriera professionale nel 1952 alla Chrysler diventando ingegnere vice capo; nel 1961 passò alla Ford dove divenne vice presidente esecutivo e membro del Consiglio di amministrazione.
Nel 1989 fu chiamato al Pentagono dal presidente degli Stati Uniti d’America George H. W. Bush per collaborare alla riforma del Dipartimento della Difesa: lo nominò sottosegretario alla Difesa per gli acquisti e direttore dell’armamento nazionale. Il suo campo di competenza spaziava dalla ricerca agli acquisti, dallo sviluppo alla logistica, dalle comunicazioni al servizio di spionaggio e alle basi militari. Era considerato il numero tre del Pentagono.
Come sottosegretario alla Difesa per l’acquisizione era anche direttore nazionale degli armamenti e, di conseguenza, responsabile per tutte le armi e dei relativi sistemi di ricerca, sviluppo e acquisizione degli Stati Uniti. Il direttore nazionale degli armamenti era, inoltre, incaricato di rappresentare gli Stati Uniti agli incontri Nato organizzati dagli altri Paesi membri.
In questa posizione John Betti era, quindi, responsabile di un processo in cui erano coinvolte più di 585 mila persone e 150 milioni di dollari, ovvero metà del budget totale assegnato alla Difesa.
Nato nel 1931 nello stato dell’Illinois, John Betti ha visitato Maserno nel 1971 in compagnia dei genitori, della moglie Joan e delle figlie Diane, Denise, Donna and Joanie, per poi tornarvi nel 1990 e nel 2006.
La visita del 1990 coincise con una sua missione ufficiale in Europa. Doveva visionare equipaggiamenti della difesa in base all’accordo di cooperazione tra gli Stati Uniti d’America e i Paesi occidentali del vecchio continente.
«Ho servito l’America – affermò in quell’occasione – come un obbligo di lavoro ereditato dai miei genitori, che furono accettati negli Stati Uniti d’America in un momento molto difficile della loro vita».
Betti ha più volte ricordato: «La mia famiglia è di Maserno di Montese e vi assicuro che ciò mi ha aiutato molto nella vita e anche nella carriera».
All’ex Ghiacciaia inaugura la mostra ‘Impressioni’
Nell’ambito delle iniziative che si svolgono in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Montese a John Betti, si inaugura anche, sabato 24 luglio alle 18, nell’ex Ghiacciaia, in via Pio Cuoghi 2 a Montese, la mostra “Impressione” della pittrice Marisa Mecagni e del fotoamatore Walter Bellisi.
La mostra, che comprende una quindicina di oli su tela e una quindicina di fotografie su tela, si potrà visitare tutti i giorni fino al 10 agosto 2010, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19.
Il lavoro di Marisa Mecagni e Walter Bellisi è incentrato nella rappresentazione della natura, in un accordo di impressione visiva e di emozione sentimentale.
«Due diverse tecniche ed espressioni – spiegano i promotori – per rendere omaggio al territorio dell’Appennino modenese, talvolta un po’ dimenticato, ma dove ancora vive un patrimonio naturale che deve essere preservato e valorizzato dall’uomo. Nella realtà c’è già tutto. Basta restare in attesa. Guardare. Ascoltare. “Il problema è che del silenzio si parla molto, mentre solo ogni tanto qualcuno lo attraversa davvero”».
Marisa Mecagni ha frequentato l’Istituto d’Arte Venturi di Modena, conseguendo la maturità artistica in Arte della ceramica. Durante la sua carriera è stata citata nei più importanti cataloghi e annuari d’arte, ha partecipato a varie rassegne personali e collettive in Italia e all’estero.
Walter Bellisi giornalista pubblicista, ha iniziato a fotografare all’età di undici anni. Fotoamatore, ha frequentato diversi workshop tenuti da fotografi affermati. Paesaggista, la sua fotografia spazia anche nei filoni del reportage e dei ritratti.