Nella mattinata di oggi, su mandato della Procura della Repubblica di Modena, la Polizia di Stato in collaborazione con la Polizia municipale delle Terre d’argine ha provveduto ad un sequestro di un immobile occupato abusivamente in via Ginzburg, a Carpi. L’appartamento, che si trova in una palazzina da poco realizzata (e destinata a dare un alloggio a 12 famiglie in difficoltà che hanno richiesto una sistemazione all’amministrazione comunale e ricoprono i primi posti della apposita graduatoria), era stato occupato un mese fa da una famiglia composta da quattro persone. Acer dal canto suo ha evitato ulteriori occupazioni della palazzina con l’ausilio di vigilantes di un’azienda privata.
“Alla famiglia che un mese fa illegalmente ha occupato, il Comune dal 2009 ad oggi non aveva fatto mancare il suo supporto, al fine di alleviare la situazione di disagio economico-abitativo in cui versa. A fronte di questo impegno però non vi è stato un conseguente atteggiamento collaborativo, che è culminato con l’azione illegale di occupazione di un alloggio pubblico assegnato ad un altro nucleo familiare, la prima che si registra nella nostra città. Con questa occupazione – sottolinea il Sindaco Enrico Campedelli – le persone che legittimamente dovevano prendere possesso dell’appartamento di via Ginzburg hanno dovuto ritardare l’ingresso nella loro nuova casa: il Comune ha così dovuto spendere in questo periodo altri 14000 euro, soldi della comunità, per la sistemazione provvisoria di chi non è potuto entrare a casa sua pur avendone diritto, una famiglia con quattro figli, tre dei quali minori. Operazioni come questa tendono a garantire la legalità nel nostro territorio: bisogna tenere alta la guardia per evitare che episodi simili, che contrasteremo con determinazione, possano accadere di nuovo. Ovviamente chi si comporta in questo modo, tra l’altro danneggiando l’appartamento occupato con ulteriori costi per l’ente locale, non potrà più in futuro fare domanda a Carpi per una casa popolare. Ringraziamo la Polizia di Stato, la Polizia Municipale, tutti gli uffici comunali che hanno collaborato per rendere possibile la conclusione di questa vicenda e anche la Croce Rossa per il suo fattivo contributo”.